"De Sciglio spia". Ma Allegri lo rilancia

Insulti e ironie per l’accusa di avere fornito materiale agli inquirenti. Tra i tifosi però c’è chi lo difende
"De Sciglio spia". Ma Allegri lo rilancia© Juventus FC via Getty Images
Marco Evangelisti
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Colpevole d’innocenza, Mattia De Sciglio. Sempre meglio che di dabbenaggine. Era, è una persona informata dei fatti e come tale lo hanno convocato in procura a Torino. Mesi fa, ormai. Ma il tribunale dei social è paziente come un ragno. De Sciglio è tornato ad allenarsi al centro sportivo della Juventus con gli altri che non sono stati chiamati a disputare il Mondiale e ha pubblicato su Instagram una foto della seduta. Una cosa talmente semplice e abituale da far sì che ci si domandi perché prendersi la pena, ormai. Comunque, in questo caso era il momento sbagliato. Spia, ridicolo, perché non riveli anche quanti soldi prendi senza giocare e messaggi simili hanno cominciato a riversarsi nel suo profilo. Lui ha incassato a fatica. Poi è tornato a fare il suo lavoro. Ha un contratto fino a giugno 2025, rinnovato alla fine della scorsa primavera, e poche o nessuna intenzione di lasciare la Juventus, dunque palla avanti e pedalare.

Diciamo che la faccenda di non giocare, o meglio giocare poco, non è del tutto falsa. Ma c’entra un infortunio. L’innocente colpevolezza di De Sciglio, per gli aggressori digitali, sta nel fatto che lui e Matthijs De Ligt secondo indiscrezioni avrebbero consegnato agli inquirenti gli screenshot dei messaggi più succulenti della chat di squadra, quelli in cui l’allora capitano Giorgio Chiellini rendeva noti agli altri giocatori i dettagli dell’accordo sul rinvio del pagamento degli stipendi e invitava a non renderli pubblici. Dunque una parte rilevante della documentazione su cui si basa l’inchiesta che vede indagati la Juve come club e diversi dirigenti, compreso il presidente dimissionario Andrea Agnelli. De Sciglio avrebbe quindi violato un patto di riservatezza e il codice d’onore della squadra. Non risulta però che i compagni e lo staff tecnico lo abbiano preso a malvolere. Anzi, Max Allegri lo considera parte di un gruppo scelto dal quale partire per tentare la rimonta disperata verso la testa della classifica e nel peggiore dei casi la difesa del piazzamento valido per la Champions League.

De Sciglio è stato tra gli ultimi giocatori chiamati a rilasciare le proprie dichiarazioni. Si è trovato di fronte un quadro accusatorio ben delineato, a prescindere dalla gravità dei fatti e dalle eventuali responsabilità su cui giudicherà la magistratura. A quanto si sa, gli inquirenti avevano già nelle mani il contenuto delle comunicazioni interne della squadra e a De Sciglio, come a De Ligt, hanno solo chiesto conferma di alcuni fatti. De Sciglio ha risposto alle domande e ha fornito il materiale richiesto. Nella convinzione, comune del resto alla società, che le operazioni condotte durante la tempesta perfetta della pandemia fossero improntate a correttezza.

Il che non significa che tutto sia a posto. Il giocatore aveva ricostruito un buon rapporto con i tifosi, grazie anche alle prestazioni della scorsa stagione. Infatti tra i sostenitori della Juve in molti si prendono la briga di difenderlo esplicitamente. Solo che queste vicende restano lì a galleggiare sul mare della rete e negli animi di chi le vive. Fare il calciatore non è poi quel letto di rose che di solito si crede.


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