Il futuro di Allegri alla Juve: le voci e la verità

Elkann lo ha incoronato subito dopo l’azzeramento dei vertici societari: toccherà a Max dare continuità a caccia della rimonta
Il futuro di Allegri alla Juve: le voci e la verità© Juventus FC via Getty Images
Filippo Bonsignore
4 min

TORINO - Tra due settimane sarà di nuovo campionato, si torna quindi alle normali abitudini dopo l’anomalia dello stop per i Mondiali ma per la Juventus avrà un sapore particolare. C’è da scoprire, così come per tutte le altre squadre, come sarà il dopo Qatar e quali effetti avrà avuto la coppa del mondo a metà stagione ma c’è anche altro. Durante la sosta, infatti, in casa bianconera è cambiato (quasi) tutto. La bufera giudiziaria che ha investito il club ha portato alle dimissioni del presidente Andrea Agnelli e all’azzeramento dell’intero Consiglio di amministrazione: è finita un’epoca e nel modo più traumatico possibile dopo successi in serie. Ora inizia un nuovo capitolo della storia, con volti nuovi nel management che verranno scelti entro la vigilia di Natale. Sono giorni importantissimi perché Exor, l’azionista di maggioranza che controlla la Juve, annuncerà entro il 24 dicembre i nuovi amministratori che entreranno in carica nell’assemblea dei soci in programma il prossimo 18 gennaio. Il nome del presidente è già noto - sarà Gianluca Ferrero, professionista molto vicino a John Elkann -, così come anche il nuovo direttore generale, già in carica, Maurizio Scanavino. Volti nuovi, quindi, altri se ne aggiungeranno e saranno prevalentemente figure tecnico-giuridiche per governare il periodo complicato dell’azienda fuori dal campo. E’ cambiato quasi tutto, insomma. Quasi perché proprio Elkann ha tracciato la linea per quanto riguarda il core business: «Massimiliano Allegri rimane il punto di riferimento dell’area sportiva della Juventus: contiamo di lui e su tutta la squadra per continuare a vincere come hanno dimostrato di saper fare nelle ultime giornate, mantenendo alti i nostri obiettivi sul campo». Le parole dell’amministratore delegato di Exor sono state una investitura a tutti gli effetti dell’allenatore bianconero. E’ Max l’uomo della continuità: c’è un nuovo progetto tecnico iniziato nell’estate del 2021, con il suo ritorno in panchina, che ancora non ha dato soddisfazioni ma che andrà avanti per riportare la squadra al vertice.

Leader

Tutto su Allegri, quindi, sempre più leader e sempre più uomo forte della Continassa. Una delle poche certezze in uno dei passaggi più delicati della storia del club, insieme a Federico Cherubini, il responsabile dell’area tecnica. Max diventa così più di un allenatore: punto di riferimento di tutto l’ambito sportivo, certo, ma anche guida e psicologo del gruppo che dovrà essere capace di isolare il più possibile la squadra dagli spifferi esterni e di tenere fuori dal centro sportivo gli echi dell’inchiesta, per dare seguito ai risultati positivi ottenuti nel periodo precedente alla sosta. La missione è certamente impegnativa ma Allegri ha già indicato la rotta: «L’area sportiva non è stata toccata e noi dobbiamo pensare solo a vincere le partite, mettendoci più impegno e più responsabilità; al resto pensa la società». C’è la rimonta scudetto da tentare, c’è da centrare almeno uno dei primi quattro posti della classifica e c’è da onorare l’avventura in Europa League per dimenticare il disastro continentale della prima parte di stagione. A medio-lungo termine, l’area sportiva verrà integrata e potenziata con nuove figure a livello dirigenziale. Al termine si farà il consuntivo e il raggiungimento degli obiettivi sarà una delle discriminanti nelle valutazioni. Il disegno degli scenari futuri, con rumors sui relativi possibili protagonisti - Marotta, Conte, Zidane -, è naturalmente iniziato. Ma, almeno fino a fine stagione, c’è un uomo solo al comando: Allegri, che vuol continuare a far viaggiare la Juve al… Max. 


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