Inchiesta plusvalenze Juve, cos’è il libro nero di Fabio Paratici

Il manoscritto su carta intestata redatto da Cherubini, collaboratore e successore dell'ex diesse bianconero, è uno dei documenti su cui si sono concentrati gli inquirenti di Torino e ora viene ritenuto interessante anche dalla Procura Federale
Inchiesta plusvalenze Juve, cos’è il libro nero di Fabio Paratici© LAPRESSE
Ettore Intorcia e Edmondo Pinna
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Uno dei documenti sui quali gli inquirenti di Torino si sono concentrati, e che la Procura Federale ugualmente ritiene molto interessante, è il cosiddetto “Libro nero FP”, dove FP sta per Fabio Paratici. Si tratta di un manoscritto su carta intestata della Juventus redatto da Federico Cherubini, il diesse che ha poi assorbito il ruolo di Paratici dopo il suo passaggio al Tottenham. Si tratta di appunti molto interessanti, nei quali Cherubini, che aveva lavorato fianco a fianco con Paratici, critica il modello gestionale dell’ex responsabile dell’area tecnica bianconera. «Come siamo arrivati fin qui?», si chiede Cherubini. E si dà alcune risposte: «Acquisti senza senso più investimenti fuori portata (Kulusevski?)»

Le "plusvalenze artificiali"

L’altra annotazione che la Procura Federale ritiene interessante è questa: «utilizzo eccessivo plusvalenze artificiali», che ha come conseguenza un «beneficio immediato» per sistemare i conti al prezzo di un «carico ammortamenti». Osserva la Procura Federale: «è, in estrema sintesi, la prova documentale della intenzionalità dei Dirigenti della Juventus di generare operazioni tali da ottenere la contabilizzazione di plusvalenze fittizie, nonché di immobilizzazioni immateriali di valore superiore al massimo consentito dalle norme che regolano i criteri di formazione dei Bilanci delle società di capitali. Condotte finalizzate a far apparire risultati economici superiori al reale (maggiori utili o minori perdite) e un Patrimonio Netto superiore a quello realmente esistente alla fine di ciascun esercizio»


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