Le due versioni di Allegri

Leggi il commento sul momento della Juventus dopo la penalizzazione di 15 punti in classifica e il pari contro l'Atalanta allo Stadium
Le due versioni di Allegri© LAPRESSE
Alberto Dalla Palma
3 min

Il nuovo campionato della Juve riparte con un punto contro l’Atalanta, cioè una delle tre rivali che cercheranno di approfittare al massimo della penalizzazione bianconera. Le altre sono la Roma, che ha battuto lo Spezia e si è intanto collocata in zona Champions accanto all’Inter, e la Lazio, che domani affronterà il Milan. È difficile sostenere che la squadra di Allegri abbia pagato dal punto di vista emotivo l’improvviso meno 15, perché i gol se li è fatti da sola: prima la papera di Szczesny, poi il terribile errore di Danilo e, infine, la distrazione di Alex Sandro. Come dire: lo shock è stato provocato dalla cinquina del Napoli e non dagli eventi successivi, perché la Juve non è crollata come collettivo bensì ha pagato le sciocchezze dei singoli. E nonostante tutto è riuscita a risalire la corrente, a ribaltare momentaneamente il verdetto e a recuperare ancora il pareggio contro un’Atalanta che sembra la fotocopia della precedente, talentuosa, spettacolare e divertente.

Juve, Europa lontana

Dopo l’ultima di andata e la stangata dei giudici, in attesa anche di eventuali decisioni (negative) dell’Uefa, Allegri si trova a 5 punti da un posto in Conference, a 11 dall’Europa League, a 14 dalla Champions, per la quale il tecnico aveva fatto i conti alla vigilia. Probabile che avesse messo in preventivo una vittoria, il successo della ripartenza, sperando in una reazione di orgoglio alla manita del Maradona, ma la risposta non è stata del tutto positiva, proprio per gli errori di cui abbiamo parlato. Come se qualcuno fosse distratto o, comunque, meno attento anche se poi la Juve ha reagito con rabbia, sfruttando i lampi di Di Maria, la qualità offensiva di Milik, la sostanza di un giovane come Fagioli. L’Atalanta, dopo il primo gol di Lookman (complimenti a chi lo ha scovato), è rimasta sorpresa dalla forza con cui i bianconeri hanno ribaltato la sfida ma, come sempre, ha mantenuto il suo atteggiamento offensivo: se prima c’erano Zapata e Muriel, adesso ci sono il nigeriano e Hojlund, altro talento giovanissimo, più il ritrovato Boga che ad un certo punto Gasperini ha preferito sostituire con il meno incisivo Pasalic.

L'Atalanta sfida le romane

Se oltre al Napoli consideriamo Milan e Inter le grandi favorite per tre posti in Champions, le romane dovranno combattere per il quarto non solo tra di loro ma proprio contro l’Atalanta, che dopo un anno nero si è riaccesa all’improvviso con qualità e personalità. Solo in primavera, invece, intuiremo se la Juve sarà in grado di rientrare in Europa. Dopo otto vittorie consecutive senza subire gol, Allegri ha fatto un solo punto tra Spalletti e Gasperini, incassando addirittura otto reti. Quale squadra vedremo da adesso in poi? Quella capace di farne tre o quella che ne ha presi altri tre, sempre contro i nerazzurri? Nelle diverse facce della Juve è nascosta tutta la verità.


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