La signora che giudicherà la Juve: napoletana, mai nessuna donna prima di lei

Gabriella Palmieri Sandulli presiede il Collegio di Garanzia che sarà chiamato a valutare il ricorso del club bianconero
La signora che giudicherà la Juve: napoletana, mai nessuna donna prima di lei© ANSA
Giorgio Marota
4 min

ROMA - Tra gli uomini che giudicheranno la Juve spicca una donna. È Gabriella Palmieri Sandulli, napoletana classe '58, presidente del Collegio di Garanzia nonché avvocato generale dello Stato: prima di lei, nessuna figura femminile era arrivata al vertice della giustizia sportiva né tantomeno a quello dell’organo legale con compiti di consulenza giuridica e di difesa delle amministrazioni statali. Una figura sulla carta inattaccabile - insignita persino della distinzione onorifica di Cavaliere di Gran Croce dell’ordine “Al merito della Repubblica italiana” - requisito necessario in giornate di forti tensioni e di analisi ai raggi X sulle fedi calcistiche di chi indaga o pronuncia sentenze.

Sezioni unite

Palmieri Sandulli è nota nell'ambiente per le sue decise prese di posizione. «Mi rivolgo ai presidenti...». «No, qui di presidente ce n'è una sola e visto che da donna si rivolge a un'altra donna direi che è importante sottolinearlo» disse, ad esempio, in un recente dibattimento (sul caso Roda della Federazione Sport Invernali) a un'avvocatessa che aveva parlato al plurale dei componenti del Collegio a sezioni unite. Palmieri Sandulli presiede il Collegio e in qualità di presidente è a capo delle "sezioni unite", dove ci sono tutti i n.1 delle varie parti di cui si compone la "Cassazione dello Sport". Il Collegio si compone di 5 sezioni: la prima è competente in materia di questioni tecnico-sportive, la seconda in materia di questioni disciplinari Figc, la terza in questioni amministrative, la quarta giudica questioni patrimoniali e disciplinari relative alle federazioni diverse dalla Figc e la quinta è consultiva. C'è poi la sezione per le controversie in tema di ammissione/iscrizione ai campionati professionistici. Vista l'importanza (anche mediatica) del caso, Palmieri Sandulli potrebbe optare per il giudizio a "sezioni unite", cioè con una corte formata da lei (a capo) e dai presidenti delle varie sezioni: Vito Branca (prima), Attilio Zimatore (seconda), Massimo Zaccheo (terza), Dante D’Alessio (quarta) e Virginia Zambrano (quinta). Il dibattimento sarà fissato da Palmieri Sandulli entro 30 giorni dalla presentazione del ricorso da parte dei legali bianconeri. In aula, insieme alle parti coinvolte, ci sarà anche la procura generale dello sport, rappresentata dal prefetto Ugo Taucer, che durante il dibattimento potrà supportare i giudici, esprimendo una posizione a favore o contro i ricorrenti.

Tifo

Sul web, intanto, è partita la caccia spietata al "giudice-tifoso": diversi componenti delle varie sezioni del Collegio, così come della Corte d'Appello, sono campani. E il teorema più in voga in queste ore è il collegamento diretto tra il tifo calcistico (per il Napoli) e un'ipotetica volontà di affossare la Juve. Un teorema che il mondo della giustizia - sportiva e ordinaria - rifiuta apertamente e convintamente, ritenendolo costruito ad arte per avvelenare il clima oltre che offensivo nei confronti della professionalità dei giudici. E così i fan juventini se la sono presa con il pm Santoriello e pure con Vincenzo Cesaro, componente della sezione I del Collegio di Garanzia, che ad aprile 2021 in un post su Facebook aveva pesantemente criticato il club bianconero e la storia della famiglia Agnelli. Finiti nel mirino pure Marcello De Luca Tamajo (ex dirigente del Napoli) e Pier Giorgio Maffezzoli, entrambi componenti della Prima Sezione. Anche ai vertici degli organi politici (Figc e Coni) si dicono preoccupati in merito a una campagna d'odio che potrebbe creare fastidiose pressioni agli organi giudicanti.


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