TORINO - Una settimana per ricostruire il centrocampo. Sabato prossimo riprende la rincorsa della Juve in campionato con l’anticipo allo Stadium contro il Verona e alla Continassa l’attenzione è rivolta tutta al reparto mediano in cui Massimiliano Allegri rischia di dover affrontare una situazione di emergenza. Le risorse a disposizione, al momento, sono limitate: contro l’Hellas mancheranno certamente gli squalificati Rabiot e Paredes e l’infortunato Pogba. Non solo, pure Fagioli e Miretti sono in dubbio: Nicolò per una botta ad una caviglia eredità del match di San Siro che lo sta limitando in questi giorni in Under 21, tanto che ha saltato l’amichevole di ieri contro la Serbia perché non si è potuto allenare; Fabio per un problema muscolare all’adduttore sinistro che l’ha costretto a saltare la sfida con i nerazzurri e la Under 21. Ad oggi, quindi, gli unici sicuri a disposizione di Max sono Locatelli e Barrenechea.
Fiducia
Nonostante questo scenario, in casa bianconera prevale la fiducia perchè i giorni che mancano alla gara consentono di guardare con ottimismo alle possibilità di recupero di entrambi. Soprattutto perchè Miretti ieri ha fatto un passo in questa direzione, lavorando parzialmente con i compagni nell’ultimo allenamento della settimana prima della pausa che il tecnico ha concesso alla squadra. E’ verosimile, quindi, che alla ripresa della preparazione Fabio possa riaffacciarsi in gruppo. Pure per Fagioli vale il medesimo discorso, anche perché lo stesso Ct degli azzurrini, Paolo Nicolato, si è detto fiducioso di poterlo recuperare già per il secondo test di questa finestra internazionale, in programma lunedì prossimo contro l’Ucraina.
Superstiti
Nel frattempo, Allegri in questi giorni ha lavorato con i due superstiti: Locatelli, non convocato dal Ct Mancini in Nazionale, e Barrenechea. Max, in ogni caso, conta di avere sia Miretti, sia Fagioli per il Verona e quindi di poterli impiegare entrambi dal primo minuto: Locatelli in regìa e i due azzurrini mezzali. L’alternativa sarebbe Barrenechea al timone, con Locatelli e uno tra Fagioli e Miretti interni. Senza dimenticare che, in caso di necessità, davanti alla difesa può sempre agire Danilo. Altra possibilità: cambiare sistema di gioco e passare dal 3-5-1-1 al 3-4-2-1, già visto in alcune occasioni, e inserire il doppio trequartista (a scelta tra Di Maria, Soulé, Chiesa, Kean) alle spalle di Vlahovic.
Normalità
Dopo il Verona, ci sarà l’andata delle semifinali di coppa Italia contro l’Inter e per quell’occasione tutto tornerà alla normalità, con i rientri dalla squalifica di Paredes e Rabiot («Il mio futuro? Non so ancora nulla, sono onesto - ha detto Adrien a Le Figaro -. In Italia sto molto bene, ma lascio ogni opzione aperta; vedremo quello che succederà tra qualche mese. Il calcio e la sfida sportiva rimangono gli elementi più importanti della mia scelta»). Tutto o quasi, perché sullo sfondo resta sempre la questione Pogba da risolvere. Paul è ancora ai box e non c’è ancora un orizzonte preciso per il suo ritorno. Così Allegri prima dell’Inter: «Quando starà bene, giocherà. Credo che difficilmente Paul subito dopo la sosta sarà a disposizione; ci vorrà un po’ di tempo in più». Il conto alla rovescia continua.