Juve, la prova migliore e l’amaro castigo

Leggi il commento sull'eliminazione dei bianconeri dall'Europa League per mano del Siviglia
Juve, la prova migliore e l’amaro castigo© Juventus FC via Getty Images
Xavier Jacobelli
4 min

Suso e Lamela, due micidiali ex della Serie A, hanno castigato la migliore Juve di questa stagione europea. Che non è stata folcloristica, per usare il lessico di Allegri e poteva riscattare la sciagurata eliminazione dalla Champions League patita alla fine dell’autunno scorso. Invece no. I bianconeri sono usciti sconfitti nella battaglia del Sanchez-Pizjuan, combattuta in una vera bolgia, come vera è stata la sfida vinta in rimonta dal Siviglia ai tempi supplementari. Con questa, la squadra spagnola punterà al settimo trionfo nel torneo a nome Europa League, già Coppa Uefa o per meglio dire Siviglia League: davvero straordinaria e inimitabile l’epopea de Los Palanganas. Eppure, a un certo punto, sembrava lecito sbottare: finalmente Vlahovic, finalmente Juve, finalmente in una finale europea, per giunta tutta italiana, con l’irriducibile, teutonica Roma. Già nello spettacolare primo tempo, alla buon’ora si era vista una Juve di qualità in campo internazionale.

I rimpianti della Juve a Siviglia

Tre palle-gol a due, il palo di Kean, il gol di Rabiot annullato per fuorigioco millimetrico, il solito grande Szczesny a dire per due volte no, ad Acuna e Ocampos. Per contro, l’occasione madornalmente sprecata da Di Maria e la grazia che Makkelie ha concesso a Cuadrado, per quello sciagurato fallo da rigore su Torres che il poliziotto olandese non ha visto e così il Var non è intervenuto. Una vera jattura l’infortunio alla clavicola di Fagioli, fra i migliori sino a quando è rimasto in campo. Le percussioni di Rabiot sono state una spina nel fianco degli spagnoli, così come le incursioni aeree di Bremer: il francese e il brasiliano hanno sfiorato il gol, nel primo quarto d’ora della ripresa. Di Maria ha deluso, brillando solo per avere preso a pugni la panchina quando è stato sostituto, ma Allegri ha fatto bene a rimpiazzarlo con Chiesa per manifesta insipienza e benissimo Max ha deciso, inserendo Vlahovic al posto di Kean che, comunque, aveva fatto il suo. La Spagna porta bene a Dusan: gol al Villarreal al debutto europeo in bianconero, gol al Siviglia. Però, in agguato c’era la sassata di Suso che ha rianimato il Siviglia, sfruttando la sanguinosa palla persa da Chiesa.

Juve, è finita: il Siviglia è in finale di Europa League

Non è l'anno della Juve

E pensare che nei sei anni italiani fra Milan e Genoa, per dieci volte Jesús Joaquín Fernández Sáenz de la Torre aveva incrociato la Juve rimediando otto sconfitte. Non pago della prodezza, ci ha riprovato su punizione, ma Szczesny ha deviato in angolo; e poi la parata di piede su Bryan Gil e poi ancora, il formidabile polacco è volato sullo stacco di En-Nesyri al 90’. Il calcio sa essere implacabile: all’inizio del primo supplementare, gol sbagliato (Chiesa), gol subito (Lamela). Il Siviglia ha chiuso in dieci negli ultimi sei minuti, per l’espulsione di Acuna, ma non è servito ai bianconeri, usciti sì a testa alta, epperò magra è la consolazione per una squadra che ne ha passate di tutti i colori e cercava in Europa una fi nale molto più che consolatoria. Ha detto bene Lapo: questo non è l’anno della Juve.


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