La domanda del giorno è; che cosa deve fare Cristiano Giuntoli per rescindere il rapporto che lo lega al Napoli sino al 30 giugno 2024 e diventare il nuovo direttore sportivo della Juve? Favorire un contatto diretto fra la Juve stessa e Aurelio De Laurentiis il quale, forte del vincolo contrattuale, tarda a liberare uno degli artefici massimi del terzo, storico scudetto partenopeo, sublimazione di otto anni di brillante lavoro. Il problema è che, allo stato attuale, a Torino non hanno intenzione di chiamare l'illustre Rivale e confidano nella capacità persuasiva di Giuntoli, disposto a rinunciare anche ad alcune prebende per sottoscrivere il contratto quinquennale propostogli dai bianconeri, in cambio di 1,5 milioni di euro netti a stagione ai quali aggiungere eventuali bonus.

La promozione di Manna: la scelta della Juve
Nell'attesa, la Juve ha promosso sul campo Giovanni Manna, 35 anni, dirigente bianconero dal 2019, l'uomo che dalla primavera alla Next Gen si è imposto all'attenzione del club per la professionalità e per i talenti che ha scoperto (in questa stagione Allegri ha cooptato in prima squadra sei ragazzi cresciuti nella seconda: Fagioli, Miretti, Soulé, Barrenechea, Iling Junior e Barbieri). Aspettando Giuntoli, Manna porta avanti il lavoro. Primi appuntamenti: decidere se riscattare Milik dal Marsiglia (7 milioni); ratificare la conferma di Brambilla e Montero rispettivamente alla guida della Next Gen e della primavera. Per Manna e per Giuntoli sarà un'estate intensa.
