Juve, il vantaggio di Allegri: c’è un’occasione da sfruttare

Non giocare la Champions League può favorire i bianconeri, il calendario meno intenso è un vantaggio nella corsa allo scudetto
Juve, il vantaggio di Allegri: c’è un’occasione da sfruttare© LAPRESSE
Filippo Bonsignore
4 min

TORINO - Il vantaggio di Max. Certo, non si può dire che Massimiliano Allegri sia felice di stare davanti alla televisione il martedì e il mercoledì sera e lo stesso dicasi per tutti i tifosi bianconeri. L’ha sottolineata più volte l’anomalia di una stagione senza coppe, di avere un solo impegno a settimana: «Non giocare la Champions League dà amarezza e dispiacere perché il club è abituato a parteciparvi, fa parte del suo Dna, e soprattutto perché l'avevamo conquistata sul campo. Dopo tanti anni è una cosa che ci lascia spiazzati». Chiaro, insomma, lo stato d’animo: «Io pure la giocavo da 14 anni…». Logico che adesso il primo obiettivo sia ritornare subito sul palcoscenico continentale: il minimo sindacale per la Juve è chiudere nelle prime quattro posizioni per tornare protagonista in Champions l’anno prossimo. La missione Europa, però, si trasforma anche in opportunità. Una conseguenza di avere la settimana libera è di potersi concentrare sul campionato e di sfruttare il tempo a disposizione per lavorare e mandare a memoria le novità e i principi inseriti in estate.

Juve, la corsa al titolo

Ecco allora che la Juve ha la grande chance di trasformare un evento negativo in un vantaggio, in un trampolino di lancio verso qualcosa di più grande del semplice, quanto fondamentale, quarto posto. Le prime quattro giornate lo stanno già testimoniando: la Signora è la prima inseguitrice, solitaria, dell’Inter capolista che viaggia a punteggio pieno e viene naturale immaginare un duello Inzaghi-Allegri per lo scudetto. Max non vuole sentir parlare di titolo, non vuole che l’entusiasmo che circonda la squadra, giustificato dai risultati, diventi controproducente. Così, da esperto timoniere, allontana pericolose tentazioni e rimanda nel campo avversario la palla della pressione e degli obblighi di vittoria. Anche il tecnico, in ogni caso, intende ricavare il massimo da questa situazione non voluta: «Dovremo essere bravi a trasformare questa amarezza che abbiamo per non giocare in Europa in rabbia».

Il cammino verso la sfida all’Inter

Concetto ribadito dopo la vittoria sulla Lazio: «Dobbiamo mantenere questo spirito e questa voglia di arrivare. Per farlo serve correre più degli altri ed essere più arrabbiati degli altri». E allora, nel giorno in cui iniziano i gironi di Champions, viene naturale dare un’occhiata al calendario della Serie A e capire come la Juve può sfruttare il vantaggio di non disputare le coppe. Da qui alla sosta di ottobre, i bianconeri avranno quattro ostacoli da saltare: Sassuolo in trasferta sabato prossimo, Lecce martedì sera nel turno infrasettimanale allo Stadium, trasferta in casa dell’Atalanta (1° ottobre, alle 18 non più alle 20.45, come comunicato ieri dalla Lega), antipasto del derby con il Torino del 7 ottobre, che chiude la seconda porzione di serie A. Un percorso certo non impossibile ma ricco di insidie. E quattro saranno anche gli impegni alla ripresa dopo gli impegni delle Nazionali: il 22 ottobre, i bianconeri saranno di scena a San Siro con il Milan, poi Verona in casa, Fiorentina in trasferta e Cagliari prima della pausa di novembre. Al ritorno dalla quale, il 26, le luci dello Stadium si accenderanno per lo scontro diretto con l’Inter. Mancano 68 giorni al big match e la missione di Max è chiara: trasformare la rabbia di essere spettatori in Europa in un vantaggio. Per poter pronunciare anche la parola scudetto…


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