C'è una novità riguardante l'episodio avvenuto lo scorso 4 aprile, quando Lukaku venne bersagliato dai tifosi della Juve con ululati razzisti. L'attuale attaccante della Roma, all'epoca all'Inter, aveva esultato al gol con la mano destra alla testa e l'indice della sinistra sulla bocca, un gesto che gli era costato la squalifica prima dell'intervento del presidente Gravina che avea provveduto all'annullamento.
Novità per due tifosi
L'episodio portò alla formulazione del divieto di ingresso negli impianti sportivi per 169 persone, con l'accusa di aver pronunciato degli ululati razzisti nei confronti di Lukaku. Tra questi, c'erano due calciatori dilettanti ai quali era stato vietato anche di giocare nella loro squadra. La squalifica è stata eliminata: la Costituzione sancisce il diritto allo sport e anche i tifosi banditi dagli stadi con il Daspo "hanno diritto a giocare a calcio" nei campionati minori, regolamentati dal Coni, con la questura di Torino che ha accolto in maniera positiva la richiesta dei due.
