TORINO - Nato il 3 settembre 1971 a Montevideo, in Urguay, Paolo Montero è stato uno dei giocatori più importanti della sua nazionale e della Juventus negli anni '90. Appesi gli scarpini al chiodo nel 2014, dopo un periodo di apprendistato ha subito intrapreso la carriera da allenatore e dall'estate del 2022 è il tecnico della U19 bianconera.
Un duro dal cuore bianconero
Difensore grintoso e ruvido, ma anche dotato di buona tecnica e visione di gioco, Montero inizia il suo percorso da calciatore con il Penarol, uno dei club più prestigiosi dell'Uruguay, nel 1990, e già nel '92 sbarca in Italia, scovato dall'Atalanta. A Bergamo si impone all'attenzione generale e nel 1996 approda alla Juvenus, dove resterà fino al 2005, totalizzando 278 presenze e sei gol e conquistando quattro Scudetti, una Supercoppa Italiana, una Coppa Intercontinentale, una Supercoppa Europea e anche una Coppa Intertoto. Importante anche la sua carriera con la Celeste, della quale è stato capitano e per la quale è sceso in campo 61 volte
Record di rossi
Oltre che per i tanti trofei vinti in maglia bianconera, la fama di Montero è legata anche al suo record di espulsioni in Serie A, ancora imbattuto. Per ben 16 volte, infatti, l'uruguaiano ha terminato la partita in anticipo, guadagnandosi squalifiche anche importanti, come quella di tre giornate per aver colpito con un pugno Gigi Di Biagio.