Come giocherà la Juve di Montero: il modulo contro il Bologna

Il tecnico non farà rivoluzioni: ecco lo stesso modulo di sempre. In attacco Vlahovic con Chiesa
Filippo Bonsignore

TORINO - Nasce al mattino presto la Juve di Montero. Non c'è tempo da perdere, la chiamata del club che l'ha fatto grande da giocatore e di cui è diventato una leggenda (278 presenze e 10 titoli in nove stagioni, dal 1996-97 al 2004-05) è una grande occasione che richiede grande impegno e responsabilità. Paolo non è certo il tipo da farsi intimidire dalle sfide, come racconta la sua vita in campo, ma stavolta anche per lui sarà un po' più speciale del solito. Il mandato è chiaro: chiudere al meglio la stagione, con un finale “da Juve” nelle ultime due partite con Bologna e Monza per rispondere a dovere agli ultimi giorni caldi vissuti alla Continassa, come è stato espressamente richiesto dalla dirigenza alla squadra. Così l'allenatore uruguaiano si è subito messo all'opera. Conclusa la stagione con la Primavera bianconera con la trasferta di sabato in casa del Frosinone, è rientrato immediatamente alla base per iniziare la sua avventura sulla panchina dei grandi. E, appunto, non ha perso tempo: non erano neanche le 8 del mattino quando Paolo ha varcato i cancelli del centro sportivo della Continassa a bordo della sua Fiat 500 bianca. Subito al lavoro, insomma. Alle 9.30 è arrivata l'ufficialità della sua nomina: «Le prossime due giornate di Serie A, le ultime del Campionato 2023/24, vedranno Paolo Montero sulla panchina della Prima Squadra Maschile. A Paolo, prima leggenda bianconera in campo, poi portatore del Dna Juventus in panchina auguri di buon lavoro per questo doppio impegno».


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La Juve di Montero in campo

Per un giorno, niente conferenza stampa, niente parole della vigilia, soltanto lavoro. Montero ha quindi diretto l'allenamento in programma alle 11.30, osservando attentamente il gruppo e le condizioni dei singoli, affiancato da Simone Padoin e Francesco Magnanelli, i due collaboratori di Massimiliano Allegri che sono molto stimati dal club e che sono stati confermati in questo periodo di passaggio. L'impressione è che il nuovo tecnico non farà rivoluzioni, anche perché pure la sua Primavera utilizza un sistema di gioco che ricalca il 3-5-2 della prima squadra: sabato a Frosinone ha proposto la Juve Under 19 con il 3-4-2-1. Avanti con la difesa a tre, con le possibili varianti di una linea mediana a quattro e due trequartisti alle spalle di una punta centrale. Una soluzione che con la Juve dei grandi potrebbe vedere Yildiz (che proprio Montero ha accolto in squadra al suo arrivo in Italia) e Chiesa alle spalle di Vlahovic, che è un po' la formula che stuzzica da tempo la fantasia dei tifosi e che Allegri ha utilizzato quando necessario, specie per rimontare situazioni di svantaggio. Questa sera a Bologna, una sfida comunque importante perché c'è in palio il terzo posto, il tridente potrebbe essere scelto a gara in corso. La base dovrebbe essere il tandem Vlahovic-Chiesa e il 3-5-2 con Gatti-Bremer-Danilo in difesa. Per le scelte della prima formazione molto dipenderà anche da come i bianconeri avranno recuperato dopo la finale di Coppa Italia, tanto che i convocati saranno resi noti soltanto questa mattina, prima della partenza per Bologna. Certo è il ritorno di Szczesny dal primo minuto, dopo l'intermezzo di Perin in coppa, e di Locatelli, reduce dalla squalifica contro l'Atalanta, a centrocampo. 


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TORINO - Nasce al mattino presto la Juve di Montero. Non c'è tempo da perdere, la chiamata del club che l'ha fatto grande da giocatore e di cui è diventato una leggenda (278 presenze e 10 titoli in nove stagioni, dal 1996-97 al 2004-05) è una grande occasione che richiede grande impegno e responsabilità. Paolo non è certo il tipo da farsi intimidire dalle sfide, come racconta la sua vita in campo, ma stavolta anche per lui sarà un po' più speciale del solito. Il mandato è chiaro: chiudere al meglio la stagione, con un finale “da Juve” nelle ultime due partite con Bologna e Monza per rispondere a dovere agli ultimi giorni caldi vissuti alla Continassa, come è stato espressamente richiesto dalla dirigenza alla squadra. Così l'allenatore uruguaiano si è subito messo all'opera. Conclusa la stagione con la Primavera bianconera con la trasferta di sabato in casa del Frosinone, è rientrato immediatamente alla base per iniziare la sua avventura sulla panchina dei grandi. E, appunto, non ha perso tempo: non erano neanche le 8 del mattino quando Paolo ha varcato i cancelli del centro sportivo della Continassa a bordo della sua Fiat 500 bianca. Subito al lavoro, insomma. Alle 9.30 è arrivata l'ufficialità della sua nomina: «Le prossime due giornate di Serie A, le ultime del Campionato 2023/24, vedranno Paolo Montero sulla panchina della Prima Squadra Maschile. A Paolo, prima leggenda bianconera in campo, poi portatore del Dna Juventus in panchina auguri di buon lavoro per questo doppio impegno».


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La Juve di Montero in campo