Juve, Douglas Luiz non decolla: perché è rimasto ai margini

Difficoltà ad adattarsi e ritardo di condizione per il brasiliano acquistato dall'Aston Villa, che durante la sosta proverà a scalare le gerarchie
Andrea Losapio
3 min

Due settimane per convincere Thiago Motta a schierarlo nell'undici titolare. Perché Douglas Luiz non è stato convocato dal commissario tecnico del Brasile, Dorival Junior, per le prime partite di qualificazione ai Mondiali contro Ecuador e Paraguay e dunque sarà a completa disposizione della Juventus nella sosta per le nazionali. Non ci sarà nemmeno Bremer, mai utilizzato nella scorsa Coppa America, mentre Danilo sì. Il capitano è l'unico chiamato a dispetto dei (soli) cinque minuti giocati finora in campionato. 

Douglas Luiz resta da Motta: niente Brasile

Tutt'altro che cattive notizie per la Juventus. Perché ci sarà del tempo per amalgamare un centrocampo che si è completato solo qualche giorno fa con l'arrivo di Teun Koopmeiners, inserito nella ripresa contro la Roma. Invece Douglas Luiz è entrato per tre volte su tre, giocando però solamente 56 minuti in totale. Si potrebbe eccepire che serve adattamento alla nostra Serie A, più un ritardo di preparazione dovuto all'essere arrivato più tardi rispetto ai compagni, giocando la prima amichevole allo Stadium contro la Next Gen lo scorso 6 agosto. Buoni alibi per un investimento da 51,5 milioni complessivi che, però, rischiano di essere smontati alla ripartenza dopo la sosta, in programma sabato 14 alle 18 al Castellani di Empoli.

Juve, il paradosso Douglas Luiz

Nel 4-2-3-1 di Motta dovrebbe essere il titolare come frangiflutti davanti alla difesa con Khephren Thuram, per ora ha dovuto guardare dalla panchina Fagioli e Locatelli giocare benissimo contro l'Hellas Verona, venendo poi riconfermati la settimana successiva con i giallorossi. Ancora una volta Locatelli è stato escluso dai convocati di Spalletti che, però, includono proprio Fagioli. Dunque è realistico pensare che Thiago possa decidere anche di concedergli del riposo in più per recuperare dalla Nations League, ma non è detto che poi la scelta ricada su Douglas Luiz. Qui si aprirebbe uno scenario abbastanza paradossale: il secondo colpo più costoso - seppur Barrenechea e Iling Jr abbiano abbassato particolarmente la contropartita in denaro data all'Aston Villa - che non viene preso in considerazione come un titolare per le prime quattro con la sua nuova maglia. Eppure i numeri sarebbero dalla sua parte, ammettendo che Motta ama i centrocampisti che si sanno inserire e possono scambiarsi le posizioni: può fare il mediano, la mezz'ala e il trequartista, nella scorsa stagione 9 gol e 5 assist in Premier League, in quella prima 6 e 6. Dati che per ora stridono visto che nella sua (brevissima) esperienza italiana ha tirato solamente una volta in porta. A buona ragione si può dire era tempo di esperimenti, di trovare la quadratura con un organico mutilato o quasi. Dalla ripartenza i nodi verranno al pettine e Douglas Luiz di conseguenza.


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