PARIGI (Francia) - E' un momento molto particolare per Paul Pogba, fresco di rescissione del contratto con la Juve, e la sua famiglia. Infatti, si è aperto oggi a Parigi il processo sulla presunta estorsione che vede alla sbarra il fratello maggiore Mathias ed altri cinque conoscenti, accusati di aver tentato di sottrarre al giocatore 13 milioni di euro. In totale sono sei gli imputati: tra loro figurano amici di infanzia del calciatore, ma anche conoscenti del quartiere di Roissy-en-Brie (Seine-et-Marne), oltre al fratello di tre anni più grande. Tutti sono chiamati a comparire in tribunale fino al 3 dicembre per il loro coinvolgimento nel 'caso Pogba'.
Caso Pogba, i passaggi del processo
Lo scorso settembre, due giudici d'Oltralpe avevano ordinato il rinvio a giudizio del fratello, Mathias, e delle cinque altre persone vicine al campione del mondo 2018, dopo due anni di inchieste. Nell'ordinanza del processo, visionata dall'agenzia France Presse, i due giudici considerano che i sei imputati hanno organizzato, il 19 marzo 2022, una riunione nella banlieue di Parigi per ''costringere'' il centrocampista della Juve a dar loro dei soldi. Nell'estate 2022, il campione dei Bleus denunciò tentativi di estorsione subiti fra marzo e luglio 2022, per diversi milioni di euro. In uno degli interrogatori, Pogba raccontò, in particolare, di essere stato incastrato da amici d'infanzia che si sono presentati da lui insieme con due uomini col passamontagna per chiedergli 13 milioni di euro. Lui ne avrebbe sborsati 100.000. Pogba ha detto agli inquirenti di aver riconosciuto il fratello come uno dei due con il volto coperto. Modesto calciatore di divisioni minori, quest'ultimo ha per lungo tempo avuto il ruolo di 'protettore' del fratello, Paul, prima di accusarlo pubblicamente su Twitter di essere un "vile traditore".