Weah fermato in aeroporto con la Juve: ecco cos'è successo

C'è stato un disguido con il passaporto. Saltato il walkaround al Villa Park: tutti i dettagli
dall'inviato Roberto Maida
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INVIATO A BIRMINGHAM - In Inghilterra, soprattutto dopo la Brexit, i controlli d'ingresso alla dogana sono piuttosto approfonditi per i cittadini che non vengono dall'Unione Europea. Se ne è accorta martedì pomeriggio la Juventus, sbarcata a Birmingham per la sfida di Champions League contro l'Aston Villa. Prima a bordo dell'aereo e poi in aeroporto, è stata costretta a trascorrere circa un'ora e mezza per sbrigare tutte le formalità di accesso per i giocatori. 

Juve, cosa è successo in aeroporto a Weah prima della Champions

La polizia di frontiera ha chiesto qualche approfondimento per Weah, candidato a un posto da titolare come centravanti, e tanti altri membri della delegazione. Non sono bastate le spiegazioni dei dirigenti della Juve, perché nel Regno Unito non esistono deroghe, neppure per i vip. Il risultato è che la squadra, a causa della burocrazia, non ha potuto effettuare il tradizionale sopralluogo al Villa Park. E Weah, che avrebbe dovuto parlare in conferenza stampa, è stato sostituito da Andrea Cambiaso che invece ha superato velocemente i controlli del passaporto grazie al sistema automatico riservato ai cittadini britannici ed europei.


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