TORINO - Randal Kolo Muani o Joshua Zirzkee? La Juventus sfoglia la margherita, prende tempo e ragiona su quella che può essere la scelta per il centravanti. In questo momento, inaspettatamente, il francese è in lieve vantaggio sull'olandese, per una questione di motivi interni allo spogliatoio, ma anche di opportunità. Per capire la diversità delle situazioni bisogna partire dal minutaggio: Luis Enrique ha concesso solamente 453 minuti in quattordici occasioni al proprio attaccante, senza convocarlo nelle ultime quattro partite dopo uno strappo avvenuto a metà dicembre. Insomma, il Paris Saint Germain sa che è difficile ricucire fra le parti, soprattutto con chi è titolare nella Francia ma non nel club.
L’operazione sarebbe quindi agevolata anche dalla stessa società parigina che, dopo averlo pagato 95 milioni un anno e mezzo fa, vede completamente depauperato il proprio investimento. L'apertura a un prestito secco c'è, probabilmente potrebbe anche esserci un aiuto sullo stipendio (che per sei mesi è di 8 milioni lordi, quindi altissimo) e nessuna preclusione su quello che poi potrebbe succedere a giugno. Perché è evidente che se dovesse rimanere l'allenatore spagnolo, ecco che Kolo Muani dovrà trovarsi necessariamente un'altra destinazione. Invece la Juventus avrebbe le mani libere, ora aggiungerebbe comunque un grande centravanti che può giocare anche con Vlahovic - perché ha caratteristiche differenti - e soprattutto non si andrebbe a invischiare in un'operazione di dimensioni (e costi) elefantiaci come quella di Zirkzee. C'è anche un equilibrio da preservare, perché Vlahovic è a diciotto mesi dalla scadenza e rappresenta un asset fondamentale, metterlo in diretta concorrenza con l'ex pupillo di Thiago Motta potrebbe non essere l'idea migliore, mentre per il transalpino c'è una data fissata al 30 giugno del 2025, cioè quando tornerà a Parigi, a meno che non scoppi l'amore reciproco. In quel caso, come per altri, ci sarà il tempo per trattarne un suo ritorno.
Zirkzee, operazione molto onerosa
Così, per una serie di motivazioni, ecco che Kolo Muani ha rapidamente recuperato terreno su Zirkzee. Anche perché alla fine della partita con il Liverpool, Amorim aveva parlato proprio dell'ex Bologna. «Vorrei tenere Josh perché dà tutto in campo e negli allenamenti, ma per ora non lo sappiamo. La finestra trasferimenti è aperta e vedremo cosa succederà». Certo, quando si inserisce la formula magica del "Vorrei, ma...", ecco che questa può rappresentare come un'apertura all'addio. Ma in un mercato molto rapido come quello di gennaio, dove i big non si muovono, occorre anche cogliere la palla al balzo e sperare di anticipare le avversarie. Oppure fare la cosa più semplice, accettando l'incertezza del futuro. Perché investire (almeno) 40 milioni per un trasferimento a titolo definitivo, senza avere la sicurezza di arrivare in Champions League, rischia di essere pericoloso rispetto a spendere qualcosa in più per lo stipendio, ma arrivare leggeri al primo luglio, soprattutto sul bilancio. Insomma, la margherita ha ancora dei petali e si aspettano i movimenti dell'agente di Zirkzee, Kia Joorabchian, intenzionato a vedere i dirigenti dello United nei prossimi giorni. Nel frattempo l'entourage di Niclas Fullkrug esclude contatti.