Juve solida ma indifesa: dietro mancano certezze, il dato sui gol subiti

Veiga a giugno tornerà al Chelsea, Kelly sarà riscattato per 17 milioni. Senza Gatti e Bremer, Kalulu resta l’unico leader
Giorgio Marota
4 min

Solida e al tempo stesso indifesa, di nuovo comoda nell’abbondanza dal centrocampo in su ma con la coperta corta nel reparto arretrato. La Juve di Tudor deve già affrontare il primo paradosso: il 3-4-2-1 da portare avanti con tre centrali contati e due alternative adattate, Locatelli o Savona. L’infortunio di Gatti (frattura del perone), che nella migliore delle ipotesi rientrerà tra il Bologna e la Lazio, quindi a maggio, si è aggiunto a quelli dei lungodegenti Bremer e Cabal, entrambi fermi per la rottura del crociato. Restano soltanto difensori in un’infermeria che ha appena restituito alla squadra Cambiaso e Douglas Luiz. Kalulu, Veiga e Kelly saranno quindi costretti agli straordinari nel mese decisivo per le ambizioni Champions della Signora: tre vittorie contro Lecce, Parma e Monza potrebbero infatti garantire l’allungo sulle contendenti per il 3° e il 4° posto. 

Juve, i primi segnali con Tudor

I primi 180 minuti della nuova gestione hanno restituito la sensazione di una squadra attenta e non più sbadata, che ci sta con la testa e pure con la fede, capace di incassare un solo gol su palla inattiva dopo averne subiti addirittura sette nelle ultime due uscite (Atalanta e Fiorentina) con Motta. Tudor ha dato più certezze al reparto chiedendo a Locatelli e Thuram un lavoro extra di filtro e ai due esterni di ripiegare con frequenza. Viega e Kelly, però, hanno dimostrato di avere qualche lacuna, solo parzialmente coperta da un eccezionale sacrificio collettivo e dai recuperi provvidenziali di Kalulu, in particolare domenica all’Olimpico. Sono insomma parecchio distanti i tempi della BBC - Barzagli, Bonucci e Chiellini - e, proprio per questa ragione, dopo i pesanti investimenti sul centrocampo e sull’attacco nelle ultime due sessioni di mercato, la Signora in estate dovrà intervenire soprattutto in difesa. 

Kelly, Veiga e Kalulu: la situazione sui riscatti

Tra i difensori a disposizione Kelly appare il più disorientato. Ma è quello su cui la Juve deve necessariamente puntare, avendolo di fatto già acquistato. L’inglese è arrivato a gennaio dal Newcastle in prestito per 3 milioni, più 800 mila euro di oneri accessori, con l’obbligo di riscatto in caso di qualificazione a una coppa europea. La cifra è notevole: 14,5 milioni pagabili in tre esercizi, oltre a oneri accessori per 2,7 e a un conguaglio che può aumentare fino ad altri 6,5 milioni durante la permanenza di Kelly in bianconero. La sensazione è che la Juve, a gennaio, fosse alla disperata ricerca di un centrale e che avesse individuato in un primo momento Hancko. L’accordo con lo slovacco, però, non è andato in porto perché il Feyenoord chiedeva una trentina di milioni subito. Veiga è un altro che non sta convincendo del tutto: il portoghese però è stato preso solo per sei mesi (al costo di 4 milioni) e a giugno tornerà al Chelsea. Sarebbe un trasferimento temporaneo pure quello di Kalulu; nel suo caso il riscatto (14 milioni) è un diritto che Giuntoli quasi certamente eserciterà visto il rendimento dell’ex Milan. «Cambia poco per me, fino a giugno sono pagato - ha scherzato il francese dopo la gara con la Roma - Certamente, se dovesse succedere sarò felice». Alla Juve si sente ormai a casa, «preferisco vivere a Torino che a Milano», ha aggiunto in un podcast andato in onda nei giorni scorsi sui canali della società. Con Bremer e Gatti completerà la difesa della Signora al Mondiale per Club negli Usa. 


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