Juve, Vlahovic sente di nuovo la fiducia: anche gli assist aiutano la risalita

Tornato ad essere la prima scelta con l'avvento di Tudor al posto di Thiago Motta, contro Genoa e Lecce il centravanti è stato decisivo anche senza segnare: i dettagli
Andrea Losapio

Un centravanti deve fare gol. Ma se decide la partita con due assist è impossibile fargliene una colpa: Dusan Vlahovic non va in rete da sette partite, dallo squillo determinante contro il Cagliari, diventando prima pomo della discordia per Thiago Motta (quindici inutili minuti nello 0-4 contro l'Atalanta, panchina fissa la settimana dopo con la Fiorentina) e poi centrale per Igor Tudor, risultando fondamentale sia nella vittoria contro il Genoa con il passaggio a Yildiz, sia in quella con il Lecce.

Con Tudor un Vlahovic decisivo in versione assistman

Ancora una volta per il turco, in una sorta di pick and roll che si ripete, poi per Koopmeiners. Una fotocopia, carta carbone di quanto successo all'andata con il Genoa, anche se si invertono gli addendi. Come in una moltiplicazione il risultato non cambia, ma l'effetto lenitivo è dato da come l'olandese possa respirare a pieni polmoni per qualche giorno senza critiche, mentre il serbo sa molto bene che nessuno ne insidierà la titolarità. Anche se dovesse esserci una staffetta, lui parte davanti e solo le sue prestazioni ne decideranno l'eventuale sostituzione.

 

 


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Il centravanti è un patrimonio della Juve

Perché, ed è evidente, Tudor ha deciso per l'autarchia. Almeno dove può fa giocare i calciatori di proprietà. Dunque Kolo Muani, straordinario nel suo approccio con la realtà juventina, finisce sistematicamente fuori dagli undici, anche se c'è da scommettere che non sia una scelta definitiva. Vlahovic invece è chi deve determinare, che sia un ultimo tocco oppure un penultimo. C'è anche un altro aspetto fondante, cioè il contratto. Scade al 30 giugno del 2026 e i contatti fra le parti, almeno finora, non hanno portato a progressi sostanziali. Il motivo è presto detto: se Vlahovic finisce costantemente in panchina, che senso ha allungare un accordo di un anno che porterà, eventualmente, un bonus alla firma e commissioni ipertrofiche per chi gestisce un ragazzo di 26 anni? Diverso sarà il discorso se, tra il finale di stagione e il Mondiale per Club, il numero nove tornerà a essere brillante, bello e decisivo, come aveva fatto al suo primo assaggio di bianconero.

Vlahovic tra presente e futuro, con il mercato sullo sfondo

Più in generale, avrebbe anche più mercato per le big che cercano una prima punta: viene da pensare all'Arsenal, oppure al Manchester United, ma non solo. A proposito di Red Devils: nei giorni scorsi voci hanno ipotizzato un possibile approdo di Rasmus Hojlund alla Juventus, in prestito. Per ora non c'è nessuna apertura a un trasferimento a titolo temporaneo, ma solo un cartellino con scritto sopra il prezzo: 60 milioni. Certo, la fase di contrattazione sarà lunga e tutto può succedere. Anche rivedere Vlahovic nella prossima stagione, dopo mesi di irrigidimento e mancata comunicazione.

 

 


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Un centravanti deve fare gol. Ma se decide la partita con due assist è impossibile fargliene una colpa: Dusan Vlahovic non va in rete da sette partite, dallo squillo determinante contro il Cagliari, diventando prima pomo della discordia per Thiago Motta (quindici inutili minuti nello 0-4 contro l'Atalanta, panchina fissa la settimana dopo con la Fiorentina) e poi centrale per Igor Tudor, risultando fondamentale sia nella vittoria contro il Genoa con il passaggio a Yildiz, sia in quella con il Lecce.

Con Tudor un Vlahovic decisivo in versione assistman

Ancora una volta per il turco, in una sorta di pick and roll che si ripete, poi per Koopmeiners. Una fotocopia, carta carbone di quanto successo all'andata con il Genoa, anche se si invertono gli addendi. Come in una moltiplicazione il risultato non cambia, ma l'effetto lenitivo è dato da come l'olandese possa respirare a pieni polmoni per qualche giorno senza critiche, mentre il serbo sa molto bene che nessuno ne insidierà la titolarità. Anche se dovesse esserci una staffetta, lui parte davanti e solo le sue prestazioni ne decideranno l'eventuale sostituzione.

 

 


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