Un centravanti deve fare gol. Ma se decide la partita con due assist è impossibile fargliene una colpa: Dusan Vlahovic non va in rete da sette partite, dallo squillo determinante contro il Cagliari, diventando prima pomo della discordia per Thiago Motta (quindici inutili minuti nello 0-4 contro l'Atalanta, panchina fissa la settimana dopo con la Fiorentina) e poi centrale per Igor Tudor, risultando fondamentale sia nella vittoria contro il Genoa con il passaggio a Yildiz, sia in quella con il Lecce.
Con Tudor un Vlahovic decisivo in versione assistman
Ancora una volta per il turco, in una sorta di pick and roll che si ripete, poi per Koopmeiners. Una fotocopia, carta carbone di quanto successo all'andata con il Genoa, anche se si invertono gli addendi. Come in una moltiplicazione il risultato non cambia, ma l'effetto lenitivo è dato da come l'olandese possa respirare a pieni polmoni per qualche giorno senza critiche, mentre il serbo sa molto bene che nessuno ne insidierà la titolarità. Anche se dovesse esserci una staffetta, lui parte davanti e solo le sue prestazioni ne decideranno l'eventuale sostituzione.