La Juve appesa a Vlahovic per la Champions. Ma se non rinnova sarà addio

Dopo aver saltato la sfida contro il Monza il serbo tornerà a disposizione per lo scontro diretto in casa del Bologna: tutti i dettagli
Filippo Bonsignore
4 min

TORINO - All’assalto del quarto posto con Vlahovic. Torna il sorriso alla Continassa, quanto meno in attacco. Dusan è tornato ad allenarsi con il gruppo e con lui pure Conceiçao, reduce da uno stop&go in settimana che si è risolto senza particolari conseguenze. Così Igor Tudor mette un po’ il freno all’emergenza ritrovando il suo centravanti preferito, anche se il serbo potrebbe anche partire dalla panchina domani sera a Bologna, lasciando la maglia da titolare ancora a Kolo Muani per incidere a gara in corso. La cosa che conta, in ogni caso, è che DV9 c’è nel passaggio più delicato della stagione, quello che deve condurre la Juve al traguardo, minimo ma fondamentale per mille motivi, del quarto posto. La squalifica rimediata sciaguratamente da Yildiz ha complicato i piani dei bianconeri in vista del doppio scontro diretto con gli emiliani e con la Lazio da cui dipendono gran parte delle chance di entrare nell’Europa che conta ma il fatto di poter contare nuovamente su Vlahovic è certamente un plus significativo per ritrovare certezze fondamentali in momenti così.

Vlahovic al centro della Juve di Tudor

Con Tudor, infatti, il serbo è tornato al centro della Juve, sempre titolare in quattro delle cinque gare della nuova gestione tecnica ma ancora a secco di gol. Ecco la svolta che ancora manca: Dusan non segna dallo scorso 23 febbraio, cioè da quando ha deciso la vittoria sul Cagliari. L’astinenza dura quindi da 69 giorni, contrassegnati appunto da una centralità ritrovata nello scacchiere tattico ma anche dall’ultimo contrattempo fisico, patito nel primo tempo contro il Parma, che gli ha fatto rallentare il ritmo. Niente Monza, quindi, ma dalla Continassa sono arrivate le buone notizie auspicate: allenamento con i compagni e ritorno oggi tra i convocati per Bologna. Ora serve l’ultimo passo, il gol, dopo aver fornito due assist a Koopmeiners e Yildiz nella vittoria sul Lecce. Sarebbe fondamentale per lasciare un ultimo segno tangibile prima dei saluti.

Prima la Champions e poi il futuro

Le sfide con Bologna, Lazio, Udinese e Venezia infatti saranno con ogni probabilità le ultime quattro di campionato in bianconero per Vlahovic poi ci sarà la vetrina del Mondiale per Club in cui provare a convincere potenziali acquirenti. La storia con la Juve è ai titoli di coda ed è cosa nota ormai da tempo, da quando cioè le trattative per il rinnovo del contratto in scadenza nel 2026 sono naufragate. Non c’è margine per restare a scadenza, senza rinnovo: alla Continassa non possono permettersi di perdere un giocatore come lui a zero, né incorrere in minusvalenze. Il capitale in verità si è svalutato negli ultimi mesi a causa della gestione quanto meno rivedibile da parte di Thiago Motta che, da inizio gennaio, l’aveva confinato in panchina. E chissà che lo scenario non possa cambiare in caso di permanenza in panchina di Tudor. Per disegnare il futuro c’è comunque tempo; ciò che conta è il presente che si chiama Champions e Vlahovic vuole fare l’ultimo regalo alla Signora.

 

 

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA