Sentenza Juve, l'esperto: "Esclusione dalle coppe ipotesi reale"

Parla Salvatore Sica, esperto di diritto sportivo: "Questa è l'affittività. Stipendi? Più rilevanti delle plusvalenze"
Giorgio Marota
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ROMA - Prof. Salvatore Sica, docente di diritto privato all’Università di Salerno, già componente della Corte d’Appello Federale e tra i massimi esperti di diritto dello sport, alla luce della sentenza del Collegio di Garanzia cosa può accadere lunedì?
«L’intero impianto accusatorio ha resistito, la violazione dell’art. 4.1 è conclamata così come l’illecito. Si tratta solo di stabilire se i 15 punti di penalizzazione sono stati determinati tenendo conto dei comportamenti dei consiglieri d’amministrazione».

Ritenendoli «privi di poteri esecutivi» e dicendo che «la decisione ne avrebbe dovuto tenere conto», il Collegio li ha scagionati?
«Senz’altro. Ma la Corte potrebbe sempre rispondere che non ne ha tenuto conto nel comminare la penalizzazione, visto che ci sono 4 dirigenti apicali condannati in via definitiva. In caso contrario la penalizzazione verrà ridotta, anche per evitare nuove impugnazioni. Penso però che non si scenderà sotto ai 9 punti chiesti in precedenza dalla procura».

È corretto immaginare che la Juve sarà tenuta fuori dalle coppe?
«Il senso dell’afflittività è proprio questo».

E sarebbe afflittivo, come sostiene la difesa, anche far scendere la Juve dal 2° al 4° posto causando al club un danno di 12 milioni?
«No, in questo caso l’afflittività è collegata al danno sulla base della partecipazione o meno alle coppe».

L’Uefa interverrà solo se la giustizia italiana non risolvesse la questione?
«A Nyon sono autonomi e credo che l’Uefa farà a prescindere la sua parte».

Il club ritiene che l’adozione di un modello di prevenzione dovrebbe alleggerire la responsabilità oggettiva.
«Al massimo può valere come attenuante, ma in questo caso le persone coinvolte rappresentano direttamente la società. Non so quanti margini effettivamente ci siano...».

Il secondo filone è più grave del caso plusvalenze?
«La sensazione è che si tratti di fatti ancora più rilevanti. Nel caso degli stipendi, potrebbe esserci l’aggravante dell’art. 14, cioè aver indotto altri a violare le norme».

La posizione dei tesserati è stata archiviata. Questo rende il club ancora più responsabile?
«Induce a pensare che la Juve sia stata l’artefice dell’operazione e che i tesserati l’abbiano subita, risultando soggetti passivi rispetto a una scelta tutta societaria».

Un’eventuale nuova penalizzazione per la manovra stipendi andrà a pesare sulla prossima stagione?
«Con Calciopoli la sanzione arrivò a campionato concluso. Ma nel caso in questione ritengo plausibile uno sbocco nel prossimo campionato».

Su Samp, Sassuolo, Udinese, Atalanta, Bologna e Cagliari stanno indagando le magistrature ordinarie.
«Dipende dalle carte, ma è inevitabile aspettarsi una coda sportiva. La Juve ha ragione quando dice che le plusvalenze a specchio si fanno in due».


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