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FORMELLO - Prima di tutto l’applauso a Simone Inzaghi e ai suoi baby: «Voglio fare i complimenti a Simone Inzaghi, al suo staff e ai ragazzi della Primavera. La vittoria nella finale di Coppa Italia è stata importante, hanno giocato con spirito, mentalità e carattere. Il punto di riferimento per tutti noi è la società, ci mette nelle condizioni di lavorare bene. La Lazio cresce». Poi l’assalto finale al secondo posto, alla Champions. Il prossimo ostacolo si chiama Atalanta, si chiama Edy Reja, definito anche “furbo” da Pioli: «La Lazio deve prendere i 15 punti - ha detto il tecnico in conferenza stampa - che mettono in palio le ultime 5 partite, dobbiamo far di tutto per riuscirci. Vogliamo il massimo dalla nostra stagione. Reja? E' sicuramente una insidia in più, è un allenatore preparato, capace, esperto, furbo, conosce bene i suoi ex giocatori, anche per questo a Bergamo ci aspetta una partita difficile». Pioli ha chiesto una Lazio «concreta». L’Atalanta, imbottita di ex in campo e in panchina, non farà sconti. In avanti non ci sarà Klose (squalificato), la rotazione offensiva dovrebbe spingere Felipe Anderson in panca a favore di Mauri. Keita è in pole per sostituire Miro, alle sue spalle sono pronosticati Candreva, Mauri e Lulic. Pioli non dà mai tracce, dà input chiari: «L’Atalanta cercherà di essere compatta e aggressiva, voglio una Lazio bella, cattiva e concreta, non avremo 25 palle-gol, dovremo sfruttare quelle che capiteranno».
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