Lazio, Morrison ora aspetta la chiamata

L'esterno di centrocampo spera in una chance, al Torino lo lega un bel ricordo...
Lazio, Morrison ora aspetta la chiamata
Daniele Rindone
2 min

ROMA - Se non ora quando? Conta solo l’Europa, in campionato bisogna solo difendere la dignità, non ci sono più obiettivi. Ravel Morrison spera di trovare più spazio a partire da Torino. Per molti solo un miracolo può permettergli di strappare la fiducia di Pioli dal primo minuto, una fiducia  finora mai conquistata, l’ha tradita ancor prima di ottenerla. E ha rovinato il rapporto confezionando tweet velenosi (sempre smentiti...).

Le prove tattiche sono state rinviate ad oggi, sono attese perché aiuteranno a capire le intenzioni del tecnico. Deve risparmiare i migliori in vista dell’andata con lo Sparta Praga (giovedì 10 marzo), può dar spazio a chi ha giocato poco o niente. Morrison, a tal proposito, è da record. In campionato ha giocato 51 minuti, ha collezionato 3 presenze, per meglio dire 3 subentri. In Europa s’è visto 2 volte, è partito titolare in Norvegia contro il Rosenborg. In Supercoppa e nei preliminari Champions ha messo piede in campo per 10 minuti totali.

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L'APPLAUSO - Al match di andata giocato contro il Torino all’Olimpico è legato un ricordo. Morrison entrò al minuto 90, prese il posto di Onazi. Fu accolto con applausi e cori dai tifosi laziali. Giocò 60 secondi netti, appena toccò palla gli venne dedicato un olè. L’inglese ringraziò tutti su twitter: «Un grazie ai tifosi della Lazio per questa serata».

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