Lazio, riecco Angelo Peruzzi: «La mia sfida più ambiziosa»

Il neo club manager si presenta: «Starò vicino alla squadra, all'allenatore e ai tifosi». Lotito gonfia il petto: «Il suo ritorno è una mia scelta»
Lazio, a Formello al completo: c'è anche Lotito per l'allenamento
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ROMA - «Ci tenevo in prima persona a presentare Angelo Peruzzi, perché è una figura fondamentale. Il suo ritorno è una mia iniziativa, anche perché i nostri rapporti sono sempre stati buoni». La Lazio riparte dal grande ex, e patron Claudio Lotito ci ha tenuto a presenziare in prima persona alla sua prima conferenza stampa da nuovo club manager biancoceleste. Lotito accarezza Peruzzi con parole affettuose e piene di stima:

«Le sue capacità e il suo carattere saranno utili alla società per incrementare le aree fondamentali per raggiungere obiettivi sportivi. Avevamo bisogno di una persona così, starà anche a lui ritrovare questi valori per far capire quanti sforzi vengono profusi per portare avanti questo club con sacrificio. Ringrazio i presenti e Angelo per l'apporto che ci darà».

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UNA SFIDA AMBIZIOSA - Visibilmente emozionato, il nuovo direttore tecnico della Lazio Angelo Peruzzi esordisce così in conferenza stampa a Formello: «Ho accettato l'incarico per due ragioni. La prima: è una bella sfida, importante, mi voglio mettere in gioco per vedere le mie possibilità. La seconda: dopo 8 anni in questa società penso di dover dare ancora qualcosa. Volevo dare il mio contributo. Il presidente mi ha offerto un contratto lungo, ho voluto un anno, addirittura ho proposto 3 mesi per 3 mesi. Se farò le cose giusta a fine anno ci metteremo seduti e proseguiremo insieme. Sono qui da due giorni, mi sto guardando intorno per vedere come è organizzata la società. Poi prenderò le mie decisioni».

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VICINO ALLA SQUADRA - «Sono stato scelto per stare con la squadra - continua Peruzzi -, per risolvere le situazioni negative, fare un raccordo tra società e squadra e squadra e allenatore. Se ognuno fa il proprio lavoro, potremo fare qualcosa di buono.

Cercherò di lavorare in questa società fino all'ultima goccia di sudore. Non ho la bacchetta magica, non lasciatevi incantare da chi dice che ha la ricetta giusta. E non posso dire al tifoso che ha da 40 anni la tessera cosa deve fare. Lui mi deve spiegare la Lazio, non io a lui. Però sono a disposizione di tutti. Siamo aperti, disponibili. Ho visto Inzaghi convinto, mi parlavano già bene in Primavera. L'ho visto sul pezzo e ha grande entusiasmo. Chi ama la Lazio deve abbandonare il muro contro muro. Il tifoso poi paga l'abbonamento e ha diritto di criticare. Ma cercare la polemica per forza è puerile. Qualche ex compagno mi ha fatto l'in bocca al lupo. Keita e Lulic? E' successo, ho letto che è stato visto pure in tv. E' una cosa che non si dovrebbe mai fare, ma è successo in tutte le squadre del mondo. Capitolo chiuso».

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