Serie A, Lazio da trasferta: svolta da record

Miglior attacco esterno con undici gol in sei partite. Negli ultimi 18 turni di Serie A i biancocelesti hanno perso solo tre volte
Serie A, Lazio da trasferta: svolta da record© Getty Images
Daniele Rindone
4 min

ROMA - Fuori casa erano mollaccioni, sono diventati combattenti. La Lazio di Inzaghi, in trasferta, quest’anno ha perso soltanto a Milano contro i diavoli di Montella. Nelle altre cinque gare esterne ha ottenuto due vittorie (Atalanta e Udinese) e tre pareggi (Chievo, Torino e Napoli). Nelle quattro trasferte vissute da Simone l’anno scorso s’erano registrate due vittorie (Palermo e Carpi) e due sconfitte (Juventus e Sampdoria). In tutto, nelle ultime 18 gare esterne di campionato (nel conto anche l’era Pioli), si sono annotate solo 3 sconfitte: contro Juventus e Sampdoria tra il 20 e il 24 aprile 2016, contro il Milan il 20 settembre scorso. Ecco il riferimento storico: era dal periodo compreso tra il settembre 2002 e il novembre 2003 (3 sconfitte in 21 trasferte) che la Lazio non faceva registrare un rendimento così buono fuori casa in A. I nuovi numeri fanno ben sperare, hanno cancellato quanto di brutto era stato fatto all’inizio della scorsa annata (da ricordare il 4-0 subito in casa del Chievo e il 5-0 rifilato dal Napoli al San Paolo, fu l’esito delle prime due trasferte del campionato 2015-16).

 

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La Lazio sabato ha retto al San Paolo, lì dove faticano tutti. Nelle ultime 24 partite disputate nella tana degli azzurri solo la squadra di Inzaghi, il Milan (nel febbraio scorso, non ad agosto) e la Roma hanno lasciato la Campania da imbattuti. Inzaghi ha trasmesso ancora più coraggio ai suoi uomini, li ha invitati a lottare sempre, a resistere agli assalti. Lo ha fatto in ogni trasferta, da Bergamo in poi. La Lazio è riuscita a dettare legge e si è difesa quando è stato necessario. Ha lanciato assalti, ha respinto i contrassalti. Ha fatto pressing e quando l’ha subito ha cercato di non farsi schiacciare troppo. In ogni caso non è crollata clamorosamente. La Lazio di Inzaghi, fuori casa, s’è presentata quadrata e ha raccolto punti pesanti. A Bergamo ha difeso la vittoria (3-4). A Verona, contro il Chievo, ha raccolto un punticino (1-1), ma i gialloblù di Maran erano in fase di decollo. A S.Siro, contro il Milan, non è stata una serata di rime biaciate, ma neppure da incubo nonostante il 2-0. A Udine è filato tutto liscio (0-3). A Torino, contro i granata di Mihajlovic, i biancocelesti avrebbero meritato di più (2-2), sono stati penalizzati dal rigore fischiato a Parolo (tocco di braccio destro). Il precedente di Napoli (1-1) è freschissimo. Dalla ripresa sino a Natale in trasferta sono in programma le sfide contro Palermo, Sampdoria e Inter. Inzaghi, per puntare all’Europa, soprattutto alla Champions, deve garantirsi un ottimo rendimento esterno. La Lazio dà la sensazione di reggere sempre, è una caratteristica acquisita grazie al lavoro di Simone. La difesa ha dato e ridato prove di affidabilità, in avanti in un modo o nell’altro sono arrivati rifornimenti.

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