Lazio, l'oro di Tare: Gerson più caro di Milinkovic e Immobile

Il brasiliano della Roma è costato 19 milioni, i due laziali 14,9 in due. Tutti i grandi colpi sotto i 10 milioni: e se il vero fenomeno fosse il direttore sportivo?
Lazio, è qui la festa! Immobile e compagni sotto la Curva Nord
F. Patania e D. Rindone
3 min

ROMA - Il talento che scopre i talenti è Igli Tare, diesse della Lazio, cercatore d’oro. Dai baby a costo zero alle intuizioni di mercato, i suoi grandi colpi hanno rilanciato la Lazio per l’ennesima volta e hanno risistemato i conti rendendo il bilancio da Champions, nuovamente virtuoso (utile da 9,5 milioni al 31 dicembre 2016, nel 2015 era in rosso). La magia sta tutta qui: nessun componente della rosa 2016-17 è costato più di 10 milioni di euro, neppure il giocatore dall’estro più lucente. Nessuna spesa folle, solo acquisti ragionati e ben pesati sotto tutti i punti di vista. In più cessioni che sono valse ricche plusvalenze. Sono stati conciliati risultati calcistici e di bilancio. Il valore dell’organico attuale si è moltiplicato in modo esponenziale.

 Da un costo totale di 88,6 milioni (prezzi d’acquisto presi dall’ultima semestrale) s’è passati ad un valore di mercato di 236,5 milioni di euro. A giugno si potranno progettare investimenti massicci sul mercato, si potranno sfruttare le probabili partenze di De Vrij e Keita, in scadenza nel 2018, da tempo decisi a partire. Il capolavoro derby è valso alla Lazio di Lotito l’accesso alla terza finale di Coppa Italia nelle ultime cinque edizioni, il dato rende merito al lavoro del club. La Lazio, la finale di Coppa Italia, l’ha giocata nel 2013 (vittoria sulla Roma), nel 2015 (sconfitta con la Juve) e la rigiocherà sempre all’Olimpico nel 2017. I talenti, il diesse Tare, li ha pescati senza farsi beccare, certe intuizioni riescono a chi ha l’occhio lungo.

MILINKOVIC - L’ultimo colpaccio di Tare si chiama Sergej Milinkovic, acquistato per 5,9 milioni, attualmente valutato 30 milioni. E’ un classe 1995, è stato l’affare più complicato della rosa di oggi: il papà del giocatore spingeva per portarlo a Firenze. Tare conosceva Milinkovic ben prima di parlarne con il suo procuratore Kezman, lo seguiva dai tempi del Vojvodina, era in età Primavera. L’ha rivisto all’opera con la maglia del Genk e ha iniziato a trattarlo durante il Mondiale under 20. La Fiorentina s’è inserita, c’erano tanti personaggi attorno al giocatore, avevano convinto il Genk e il padre a mollare la Lazio. Milinkovic, quando è sbarcato a Firenze, ha scelto la Lazio. Tare si è sempre fidato di lui.

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