Lazio, Inzaghi: «Vogliamo la Champions, ma col Var facciamo scuola»

Il tecnico recrimina per l'episodio del rigore di Petagna con la Spal: «Abbiamo subito due casi unici. Facciamo parlare il campo, senza fattori esterni che ci rallentino!»
Lazio, Inzaghi: «Vogliamo la Champions, ma col Var facciamo scuola»
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ROMA - Vigilia di campionato anche per la Lazio, impegnata domani alle 18 col Sassuolo. Il passo falso con la Spal brucia troppo per essere archiviato con semplicità, ma Simone Inzaghi è consapevole che la miglior medicina è quella di tornare immediatamente in campo per riprendere la rincorsa al quarto posto, come sottolineato in apertura di conferenza stampa: «Domani sarà una partita importante per la nostra classifica, torniamo dopo due trasferte davanti ai nostri tifosi. Abbiamo vinto meritatamente a San Siro, ma poi c'è stata la sconfitta bruciante con la Spal. Affrontiamo una squadra insidiosa ora. Abbiamo avuto anche il calendario che ci ha messo due trasferte vicine. Magari se avessimo giocato la seconda gara ravvicinata in casa sarebbe andata diversamente. Purtroppo quando non si riesce a segnare, avremmo meritato quantomeno di non perdere, visto che avevamo il 63% di possesso. C'è stata questa chiamata all'ultimo minuto, così come perdemmo anche col Genoa nel finale di partita».

FORMAZIONE - Previsto qualche cambio: «La gara con la Spal l'abbiamo preparata bene nel poco tempo che avevamo a disposizione, probabilmente avremmo dovuto fare subito gol nelle poche occasioni che ci hanno concesso. Dovevamo essere più spietati. Poi a quel punto la partita si sarebbe incanalata sul pareggio, ma è arrivato quel calcio di rigore. Per la formazione manca ancora un allenamento, i giocatori si stanno allenando bene. Sono tutti convocati ad eccezione di Berisha e Lukaku. Berisha al rientro da Ferrara ha avuto un indolenzimento al polpaccio e con lo staff medico abbiamo deciso così. Ci potranno essere dei cambi, ma deciderò domani. Tanti diffidati? Dovrò valutare ma sicuramente non guarderò ai diffidati: pensiamo prima al Sassuolo, poi baderemo al Milan. Il Sassuolo sa creare insidie a squadre importanti».

IMMOBILE e CHAMPIONS - La Lazio segna poco, Immobile è stato criticato ed il contributo in zona gol di Correa Caicedo appare al momento insufficiente: «Io sono molto soddisfato di lui, di Correa e Caicedo. Ci danno un grande aiuto ad essere compatti e subire poco. Ciro si sta impegnando come sempre, domani senz'altro giocherà e ha la mia massima fiducia. Devo solo scegliere chi affiancargli e dovrò valutare. Ha fatto 13 gol, ne ha fatti altri in Coppa Italia, per me è un valore aggiunto per questa squadra e lo sarà sempre». Sulla rincorsa Champions: «La concorrenza la dobbiamo fare su noi stessi, stiamo riuscendo a fare ottime cose, come vincere a San Siro. Veniamo da una sconfitta che brucia, perché doveva finire con un risultato diverso».

VAR - Anche a Ferrara è stato confermato lo scarso feeling con la tecnologia: «Noi facciamo scuola per quanto riguarda il Var, siamo stati i primi a subire un'espulsione da un nostro rigore a favore e ora abbiamo subito un rigore con i giocatori che dicono che non c'è niente. Il nostro direttore penso sia stato anche multato. Noi vogliamo giocarcela fino in fondo e lo vogliamo far dire al campo, senza fattori esterni che ci rallentino. Il Var abbiamo avuto problemi in passato, ma non mi va nemmeno di parlarne. Abbiamo avuto due casi unici però. L'anno scorso per colpe nostre e altrui siamo arrivati a un passo dalla Champions. Io ne ho parlato due anni fa di Var, ma vogliamo che parli solo il campo. Vogliamo giocarci alla grande queste nove partite senza problemi esterni».

TIFOSI - Sembrano ormai alle spalle i problemi con la tifoseria: «Sicuramente, c'è un pizzico di rammarico perché dopo la sosta avevamo due trasferte ravvicinate. Ci sarebbe piaciuto giocare in casa, ma domani abbiamo quest'occasione contro il Sassuolo. Sarebbe stato meglio forse giocarla alle 15, ma alle 18 i nostri sostenitori verranno lo stesso allo stadio. A Ferrara poi sono venuti in tanti».


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