Lazio, c'è Gattuso se va via Inzaghi

Tare è in pressing su Simone, ma Lotito si cautela puntando l'ex tencnico del Milan
Lazio, c'è Gattuso se va via Inzaghi© Getty Images
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ROMA - Può essere il week-end della svolta in casa Lazio dopo una settimana di riflessione e di silenzi. La panchina è ancora di Simone Inzaghi, ma Lotito si sta guardando intorno e si sarebbe già cautelato. Per essere precisi contatti informali con Rino Gattuso, di cui è stato apprezzato il gesto delle dimissioni concordate con il Milan. La stima del presidente nei suoi confronti è aumentata, ma era già solida in precedenza. Tre mesi fa persone vicine a Villa San Sebastiano indicavano Ringhio come il possibile successore di Simone, tuttora considerato l’allenatore della Lazio. La società, sino a pochi giorni fa, non immaginava di cambiare guida tecnica. Il dubbio ha attraversato e si è insinuato nei pensieri di Lotito dopo il doppio confronto della scorsa settimana. Ha proposto un rinnovo triennale e pensava di ottenere rapidamente una risposta positiva. Le risposte di Simone sono state gelide, confidava nel corteggiamento di Juve e Milan, ha congelato l’offerta della Lazio, l’ha fatta scivolare in coda seminando dubbi, incertezze, minando di richieste il piano di rafforzamento estivo. 

La fase di stallo è cominciata quando si stava concludendo il campionato. Il ds Tare ha provato e continua a lavorare per ricucire lo strappo e trovare una via d’uscita. Ha chiesto a Simone di fidarsi di più dei suoi acquisti e dei giovani che inevitabilmente la Lazio reperirà sul mercato per impostare un nuovo ciclo, ha provato a smussare gli angoli con Lotito. Un contratto biennale e non triennale porterebbe la scadenza dal 2020 al 2021 garantendo stabilità per aprire un percorso da condividere nei prossimi mesi e da verificare al termine della prossima stagione. L’offerta di 2 milioni più bonus significherebbe riconoscere il lavoro di Inzaghi alzando il suo stipendio e avvicinandolo alle cifre percepite dai giocatori più pagati dalla Lazio. Lotito, però, si aspettava maggiore entusiasmo dal suo “figlioccio”.

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