Graziani: "Lazio orchestra perfetta". Manfredonia: "Può lottare per lo scudetto"

I due ex calciatori hanno elogiato l'operato di Inzaghi e della sua squadra: "È la più in forma e ha grandissime individualità"
Graziani: "Lazio orchestra perfetta". Manfredonia: "Può lottare per lo scudetto"
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ROMA - "La Lazio è un'orchestra perfetta dove tutti suonano il proprio spartito nella maniera migliore. È una squadra molto compatta, che è stata brava nel palleggio, nel mettere in difficoltà la Juventus con grandissime ripartenze. La Juve è stata annichilita: fa un po' di possesso che non porta a niente di buono e fa male la fase offensiva. Non è la Juventus vera, così non vince nemmeno il campionato". Per Ciccio Graziani, ospite di "Radio Anch'io Sport" su RadioUno, i verdetti arrivati da Riad sono abbastanza chiari. I bianconeri, però, restano favoriti per il titolo di campione d'inverno. "Hanno potenzialità maggiori, l'Inter ha due partite toste con Atalanta e Napoli e anche se oggi la Lazio è la piu' in forma ha pur sempre 3 punti di svantaggio". Infine, sulla Nazionale e sul dualismo Immobile-Belotti, Graziani commenta: "Proverei a farli giocare tutti e due insieme ma se devo dirne uno, scelgo Immobile che in questo campionato sta facendo la differenza anche se la Nazionale gioca in modo diverso dalla Lazio".

L'elogio di Manfredonia

"Per me ha la possibilità di giocarsela fino alla fine con Inter e Juve. E occhio all'Atalanta". Per Lionello Manfredonia, ospite di "Radio Anch'io Sport" su RadioUno, la formazione di Simone Inzaghi ha tutto per puntare allo scudetto. "La Lazio è superiore alla Juve in questo momento - commenta all'indomani della Supercoppa italiana vinta dai biancocelesti - Ha grande organizzazione di gioco, grandissime individualità ed è più in forma. La Juve ha dei problemi, manca Chiellini e la difesa fa un po' acqua". Per lo scudetto, però, "l'Inter può essere la favorita anche se non ha grandissimi ricambi. Ma forse le rose ampie non servono, anche con 13-14 giocatori si possono vincere i campionati".


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