Allarme Immobile, ha la febbre: Inzaghi conta di recuperarlo per il Bologna

L’attaccante della Lazio spera di farcela per la sfida contro i rossoblù: ieri è rimasto a casa, sarà rivalutato oggi. Caicedo-Correa in caso di forfait
Allarme Immobile, ha la febbre: Inzaghi conta di recuperarlo per il Bologna

ROMA - Fermo per influenza, fermo per febbre. Nulla di più, nessun’altra apprensione. Tutto in una volta, anche lo stop di Immobile. Lunedì era apparso in campo, aveva parteciparto all’allenamento di scarico. Ieri è scomparso dai radar, non s’è visto in gruppo, s’è scoperto che è stato costretto a letto. Inzaghi aspetta notizie da Ciro e dai medici, spera di rivederlo al più presto. Immobile, a Genova, non aveva segnalato fastidi, neanche il giorno dopo. Sono sorti dopo l’allenamento di lunedì. Siamo a mercoledì, si gioca sabato alle 15 contro il Bologna. Il tempo stringe, ma con Ciro mai dire mai. Già prima di Brescia-Lazio, gara d’esordio del 2020, il bomberissimo aveva accusato le febbre. Si rialzò d’incanto, nel giro di 24 ore, partecipò alla rifi nitura e segnò i due gol decisivi. E’ tra gli highlander della Lazio, questo fa ben sperare immaginando il suo recupero in vista di sabato. La febbre ieri era ancora presente e non era proprio bassa, si vedrà oggi. Tutti sperano di rivedere Ciro a Formello nelle prossime ore, al massimo domani. Inzaghi lo conosce benissimo, sa di cosa è capace, non sa stare fermo e odia saltare partite. Ciro è capace di allenarsi anche con qualche linea di febbre, ma non è il caso di rischiare. E’ in corsa per ogni traguardo: scudetto, Champions, Scarpa d’Oro, classifica dei cannonieri, record di Higuain. Non può fermarsi, per centrare i suoi obiettivi ha bisogno di giocare e rigiocare, deve sfruttare al massimo le ultime 13 partite di campionato.


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Se Immobile salterà il Bologna, in attacco Caicedo-Correa

LE MOSSE - In caso di emergenza toccherà a Caicedo e Correa, sono disponibili. Il Panterone è diventato titolare, è partito dal primo minuto costantemente. Il Tucu è costretto ad inseguire da quando s’è fatto male e ha subito la ricaduta. Si è infortunato ad un polpaccio, ha saltato 4 delle ultime 8 partite di campionato, non gioca da titolare da Roma-Lazio del 26 gennaio, è stata la seconda gara del 2020 giocata dal primo minuto. E’ presto per fare calcoli, per dare Ciro out.


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ROMA - Fermo per influenza, fermo per febbre. Nulla di più, nessun’altra apprensione. Tutto in una volta, anche lo stop di Immobile. Lunedì era apparso in campo, aveva parteciparto all’allenamento di scarico. Ieri è scomparso dai radar, non s’è visto in gruppo, s’è scoperto che è stato costretto a letto. Inzaghi aspetta notizie da Ciro e dai medici, spera di rivederlo al più presto. Immobile, a Genova, non aveva segnalato fastidi, neanche il giorno dopo. Sono sorti dopo l’allenamento di lunedì. Siamo a mercoledì, si gioca sabato alle 15 contro il Bologna. Il tempo stringe, ma con Ciro mai dire mai. Già prima di Brescia-Lazio, gara d’esordio del 2020, il bomberissimo aveva accusato le febbre. Si rialzò d’incanto, nel giro di 24 ore, partecipò alla rifi nitura e segnò i due gol decisivi. E’ tra gli highlander della Lazio, questo fa ben sperare immaginando il suo recupero in vista di sabato. La febbre ieri era ancora presente e non era proprio bassa, si vedrà oggi. Tutti sperano di rivedere Ciro a Formello nelle prossime ore, al massimo domani. Inzaghi lo conosce benissimo, sa di cosa è capace, non sa stare fermo e odia saltare partite. Ciro è capace di allenarsi anche con qualche linea di febbre, ma non è il caso di rischiare. E’ in corsa per ogni traguardo: scudetto, Champions, Scarpa d’Oro, classifica dei cannonieri, record di Higuain. Non può fermarsi, per centrare i suoi obiettivi ha bisogno di giocare e rigiocare, deve sfruttare al massimo le ultime 13 partite di campionato.


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