Inzaghi: "Lazio, ora c'è pressione. Ma al primo posto non ci penso"

Il tecnico biancoceleste in conferenza stampa ha parlato della sfida al Bologna: "Squadra che rispecchia il carattere di Mihajlovic"
Inzaghi: "Lazio, ora c'è pressione. Ma al primo posto non ci penso"© LAPRESSE
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ROMA - Un'altra vittoria per altri punti, la Lazio contro il Bologna va a caccia del ventunesimo risultato utile consecutivo. Il tecnico Simone Inzaghi, in conferenza stampa, ha aperto parlando del momento che sta vivendo l'Italia sul fronte coronavirus: “Mi ero già espresso dopo Genoa, giocare con stadi chiusi è strano, ma le autorità competenti valutano e noi bisogn adeguarci. C’è un problema, speriamo di sconfiggerlo al più presto. Il primo posto per una notte? Ho pensato solo alla partita scomoda contro una squadra con 34 punti. Hanno avuto tanti giocatori fuori, ma nell’ultimo periodo in trasferta hanno raccolto diversi punti”. Il commento sull'infermeria: “La settimana non è stata semplice, avremo qualche defezione. Acerbi e Lulic non ci saranno, lo stesso per Marusic. Su Jony e Milinkovic ho discrete sensazioni. Immobile ha avuto un’influenza molto forte, spero sia risolta definitivamente. Siamo pronti a tutto”.

Inzaghi in conferenza

L'allenatore biancoceleste ha voluto ricordare anche la prestazione di Vavro: “A Genova ha fatto un’ottima gara, ha meritato i complimenti, la partita non era facile”. Sulle avversarie: “Juventus-Inter spero sia un match divertente per i telespettatori visto che sarà giocato a porte chiuse. Non faccio tifo, penso solo alla Lazio e al Bologna. Sarà un test importante per noi”. Su Mihajlovic: “Non avevo dubbi su lui, è un caro amico, sapevo di ritrovarlo presto. Abbiamo condiviso tanto qui in biancocleste, ci sentiamo spesso, altrimenti mi informo con amici in comune o con la moglie che incontro in giro per Roma. So quanto dà alle sue squadre, il Bologna rispecchia il carattere del proprio allenatore, i rossoblù verrano per fare la partita. Il primo posto? Potrebbe mettere pressione a Juve e Inter, ma sono squadroni che sanno gestire certe sensazioni. Dobbiamo fare il nostro con una buonissima cornice di pubblico. Attenzione a questo Bologna che 25 giorni fa qui all'Olimpico ha fatto benissimo".

Inzaghi e il momento

Il tecnico biancoceleste non vuole cali di tensione: "Veniamo da una serie lunghissima di risultati positivi. È un bel momento, ma mancano 13 partite, nel calcio i giudizi cambiano in fretta. I tre trofei vinti rimangono. Ma sono da ricordare anche giornate meravigliose come domenica, in trasferta. Afine partita abbiamo festeggiato con tanti tifosi a Marassi come se avessimo giocato in casa. Un ricordo che rimarrà dentro. La Lazio sente la pressione? Sì, non sono più due-tre partite che siamo lì. Dobbiamo continuare così, pensando al Bologna come un avversario ostico. Caicedo sta bene, è a disposizione. Il controllo era programmato. Acerbi e Lulic sapevamo di non averli, l’indolenzimento di Marusic ci ha sorpresi, era un giocatore che per fisicità e prestazioni ci dava una grossa mano. Oggi vedremo, ma non vogliamo prendere rischi”. Sulle secondo linee: “Con tante partite, con questi ritmi, sono la nostra risorsa. C’è il bisogno di tutti. Lazzari e Jony insieme in campo? Marusic ci dava fisicità, è vero, ma probabilmente domani giocheranno entrambi. Abbiamo anche Lukaku che si è sempre allenato, sperando che la sua condizione possa crescere. Non è ancora pronto per fare 90’. Ha avuto un leggero problema prima di Genova, può essere un’opzione a partita in corso”. Sulle scelte in difesa: “Senza Acerbi, ci sono Vavro e Luiz Felipe. Vedremo, giochiamo con una squadra che ha qualità”. Chiosa finale sull’Atalanta: “Sull’anticipo ci sa pensando la società. Abbiamo qualche problema, un paio di giorni in più possono fare la differenza nei recuperi di alcuni giocatori".


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