Lazio, Diaconale: “La Juve vuole lo stop per avere anche un buon bilancio sportivo"

Il direttore del club biancoceleste ha lanciato un altro attacco ai bianconeri: "Per noi lo scudetto è da conquistare sul campo"
Lazio, Diaconale: “La Juve vuole lo stop per avere anche un buon bilancio sportivo"© @ Marco Rosi / Fotonotizia
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ROMA - Non arretra di un passo, Arturo Diaconale. E continua a lanciare frecciate alla Juventus sulla questione campionato. Il direttore della comunicazione della Lazio, ai microfoni di Radio Punto Nuovo, ha ammesso: “La Lazio ha fatto una buona stagione, è innegabile e deve essere in grado di dimostrare, sul campo, di poter conquistare lo scudetto. In passato ci sono stati orientamenti diversi, quello di cristallizzare il campionato e far valere la classifica attuale ed automaticamente far vincere lo scudetto e far retrocedere le squadre attualmente in coda. Altre società - di bassa classifica - vogliono annullare la stagione, qui sarebbe penalizzata una squadra come il Benevento che ha quasi matematicamente conquistato la promozione e creerebbe ricorsi giuridici Infiniti. Non sono d'accordo con Damascelli che il taglio degli stipendi meriterebbe lo scudetto dell'etica alla Juventus che ha fatto quest'operazione innanzitutto con l'interesse di riequilibrare il bilancio. Non è un fatto egoistico, non è una scelta poco virtuosa, ma una scelta legittima di una società che non si può preoccupare solo di beni astratti, ma di far quadrare il proprio bilancio.

Sulla Juve

"Nelle convenienze della Juventus rientrerebbe anche quello di chiudere il campionato e consentirgli di avere un bilancio sportivo tutto sommato accettabile. Le mie considerazioni sono fatte dalla volontà di difendere la società di cui sono tifoso da bambino, rispetto gli interessi della Juventus e considero ogni convenienza. Ma debbo rilevare che aver parlato chiaramente mi ha fatto guadagnare valanghe di insulti sui social da tifosi juventini e di altre squadre, che non mi aspettavo. Alcune prese di posizione nettamente favorevoli alla chiusura del campionato hanno giocato negativamente sulle società quotate in borsa, un danno nel danno".


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