Lazio, Correa: “Grande stagione, ma niente relax ora. Prego per un vaccino”

L’attaccante biancoceleste si è confessato in Argentina: “Mi manca la famiglia e vorrei Desirée qui. Roma spettrale, noi calciatori diamo l’esempio”
Joaquin Correa, 22 presenze per un totale di 1663’ in campo© Getty Images
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ROMA - Conta i giorni che passano, Joaquin Correa, anche se ad oggi non c’è una data per ripartire con gli allenamenti a Formello e per la ripresa del campionato. L’argentino della Lazio è a casa da solo, senza famiglia e fidanzata. Si allena, relax davanti alla tv tra Netflix e PlayStation e mantiene un filo costante con la squadra. Il Tucu, in un’intervista rilasciata al portale Lagaceta, ha parlato del momento: “Credo in Dio, prego e spero che si trovi il vaccino per tornare presto alla normalità. Roma è deserta, non ci sono i turisti per strada. Il momento non è semplice, sono in contatto con la mia famiglia, sono preoccupati, sto da solo a casa, Desirée è andata negli Stati Uniti per lavoro e poi in Spagna dalla famiglia. Sarebbe bello averla qui ora”.

Sognando la ripresa

“Non so quando possa riprendere il campionato, abbiamo bisogno di prepararci per essere pronti. Stiamo disputando una grande stagione, non dobbiamo rilassarci in questo momento. Sento spesso i miei compagni spagnoli e brasiliani, dobbiamo dare l’esempio in un periodo così anche se nessuno vorrebbe restare a casa”.

La quarantena del Tucu

“In Italia ora non si scherza. All’inizio tutti hanno preso alla leggera la cosa, invece la realtà è stata un’altra. Sono aumentati all’improvviso i morti e le persone negli ospedali. Bisogna rimanere a casa, non dovete uscire. Come passo il tempo? Faccio le empanadas che mi ha insegnato mia nonna Nélida, poi preparo gli altri piatti imparati da mia madre. Il giorno è lungo, la mattina mi alleno, un po’ di corsa sul tapis-roulant, poi il pomeriggio chiamo la mia famiglia, faccio palestra e vedo le serie tv”.


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