Lazio, Luis Alberto: “Sono diventato grande qui. Scudetto? Con questi tifosi si può"

Il Mago biancoceleste giura amore al club e pensa al ritorno in campo: “Ci siamo per il rinnovo, l’annuncio dopo la fine della pandemia”
Lazio, Luis Alberto: “Sono diventato grande qui. Scudetto? Con questi tifosi si può"
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ROMA - Pazzo di Lazio, Luis Alberto. Come i tifosi biancocelesti lo sono di lui. Il numero dieci di Inzaghi è a Roma con la famiglia, si allena a casa, aspetta la ripresa della Serie A e il ritorno in campo. In diretta Instagram su Onda Cero, lo spagnolo ha parlato del momento: “Sto bene, dopo il match con il Bologna sono andato in Spagna a curarmi. Al ritorno ho lasciato la mia famiglia, sono stato un mese a Roma da solo. Per fortuna ho la residenza in Italia e con un permesso mia moglie con i miei figli mi hanno raggiunto. Ora faccio la spesa per tutti. Forse a fine mese potremmo tornare ad allenarci, anche se a piccoli gruppi. A Roma siamo tranquilli, la situazione sta migliorando nel Paese".

Sulla ripresa

“Difficile dire una data, ogni 5 giorni cambiano idea. Penso si possa iniziare nei primi di giugno, ma è difficile dare una data esatta. Dipende come andrà l’evoluzione del virus. Speriamo passi tutto il prima possibile: voglio finire il campionato, sarebbe giusto sia per noi che siamo in alto in classifica, sia per chi sta lottando per non retrocedere. E questo non lo dico perché siamo al secondo posto. Come mi alleno? Faccio palestra. Doppie sessioni e al pomeriggio cerco di correre un po’. Alla ripresa si giocherà ogni tre giorni e bisogna stare attenti agli infortuni. Anche la prossima stagione sarà dura con tante competizioni da giocare. Noi calciatori siamo comunque privilegiati, mio fratello vive in una casa piccola e ha poco spazio per svagarsi all’aria aperta".

Il nuovo Luis Alberto

“Da giovane potevo dare di più. Il salto di qualità è forse arrivato tardi, al Siviglia non ero maturo e non ho avuto molte opportunità. In Inghilterra ho pagato il contraccolpo, al Malaga e al Deportivo è andata meglio. Il salto di qualità l’ho fatto alla Lazio, un grandissimo club. Non mi conosceva nessuno, ma la colpa era mia. Venivo dal Liverpool dove mi allenavo da solo, poi ho cambiato mentalità con l’aiuto di un mental coach. Un ritorno a Siviglia? Lì c’è casa mia, mi piacerebbe tornare. Ma il mio futuro è ancora alla Lazio, è impossibile che me ne vada. Per il rinnovo siamo a buon punto, arriverà presto, ma per l’annuncio aspetteremo che finisca questa emergenza".

La sua Lazio

Luis Alberto parla anche dei giocatori che lo hanno più impressionato: “Felipe Anderson aveva una qualità fuori dal comune. Milinkovic è forte, un fenomeno, e Correa mi sta sorprendendo anche se lo conoscevo già ai tempi del Siviglia. Immobile? In Spagna aveva avuto problemi, davanti il titolare era Gameiro. Ora l’importante è che stia con noi e che continui a segnare 30-40 gol a stagione. Con Jony stiamo sempre insieme, si sta adattando e gioca sempre di più dopo l’infortunio di Lulic. Ha qualità. Il record di 37 gol in una sola stagione di Immobile? Se ci arriva mi regala un orologio. In generale Iniesta è stato il calciatore che più mi ha impressionato, soprattutto per il controllo di palla. Un saluto a tutti i laziali, ci vediamo presto all’Olimpico. Di sicuro venire alla Lazio è stata la miglior decisione che potessi prendere in vita mia". Di questo è d'accordo anche la figlia Martina che canta "Avanti Lazio famoje tre gol", in un tenero e perfetto romanesco. Luis Alberto ha concluso: "Per l’Europeo deciderà l’allenatore, io cerco sempre di fare il meglio. Sono felice, continuo a giocare e provo a vincere il campionato. Se vado al Napoli? No, c’è già Fabian Ruiz. Messi o Cristiano Ronaldo? Dico sempre Messi. Ora crediamo allo scudetto, siamo lì e non possiamo negare di essere in lizza per vincerlo. Con i nostri tifosi siamo in dodici a giocare. Trasformare i fischi in applausi è stato bello".


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