Lazio, Casiraghi su Gascoigne: "Prese il fischietto di Zeman per darlo ad un'oca"

L’ex attaccante biancoceleste ha raccontato un aneddoto del passato: “Gazza era forte e particolare. Campionato? Si deve finire”
Lazio, Casiraghi su Gascoigne: "Prese il fischietto di Zeman per darlo ad un'oca"
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ROMA - Cinque anni alla Lazio e un legame ancora forte anche oggi. Pierluigi Casiraghi non dimentica il suo passato a Roma fatto di gol, vittorie e qualche aneddoto simpatico. Perché di storie da raccontare, se come compagno avevi un certo Paul Gascoigne, ne hai sempre tante: “Il mio miglior anno è stato quello con Zeman”, ha ammesso ai microfoni di Sky Sport. “Il suo stile di gioco molto offensivo privilegiava gli attaccanti. E il mio fisico traeva vantaggio dal lavoro che ci faceva fare in allenamento. Con lui ho tirato fuori il meglio. Il boemo aveva sempre un fischietto a cui teneva tantissimo, ma una volta sparì dopo l’allenamento. Poco dopo vedemmo un’oca passare con il fischietto al collo, era stato Gascoigne a metterglielo. Gazza è stato un grande giocatore con caratteristiche particolari, purtroppo ha avuto tanti infortuni e debolezze come l’alcol. Abbiamo provato ad aiutarlo, ma per i problemi personali devi avere la forza di risolverli da solo”.

Sul campionato

Casiraghi ha detto la sua anche sulla questione campionato: “Bisogna cercare di portare a termine i tornei, anche la Uefa sta spingendo verso questa direzione. Credo però che ci vorranno mesi, bisogna prima di tutto salvaguardare la salute non solo dei giocatori, ma anche di tutte quelle persone che lavorano nel mondo del calcio. Ora ci vuole qualcuno che si prenda la responsabilità di una decisione, per ora se ne stanno lavando tutti le mani. La Lazio è la squadra più penalizzata, aveva entusiasmo ed era la favorita. Inter e Juve sono andate avanti in maniera altalenante. Certo, avere il vantaggio di una rosa lunga può fare la differenza”.


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