Patric: “La Lazio è motivata. Vogliamo ricominciare, ma non nei parchi pubblici”

Il difensore biancoceleste ha raccontato il suo periodo di quarantena: “Sento i compagni, tutti hanno entusiasmo e voglia di ripartire”
Patric: “La Lazio è motivata. Vogliamo ricominciare, ma non nei parchi pubblici”© Getty Images
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ROMA - Pensa positivo, Patric. Il difensore della Lazio guarda avanti dopo questo momento di emergenza Coronavirus. Ai microfoni di Lazio Style Radio, lo spagnolo si è raccontato parlando della sua quotidianità e non solo: “Sto bene, ce la faremo. Manca poco alla fine di questa quarantena, il più difficile è passato, serve l’ultimo sforzo. La mia giornata tipo? Prima mi alzavo tardi, tipo alle 12, ora no. Mi alleno, parlo con la mia famiglia, vedo film. Anche io sono un grande appassionato de “La Casa di Carta”, in due giorni l’ho finita. Sono amico del fratello di Tokyo, l’attrice Ursula. La mia barba? L’ho lasciata così finché non ricominciamo. Con i compagni ci sentiamo, parliamo molto spesso. Grazie a Dio nella mia provincia spagnola non ci sono molti infetti, ho cercato di dare una mano per le cose che servivano".

La ripresa

“Abbiamo voglia di giocare, mancano il campo, lo stadio, i tifosi, i compagni. Dobbiamo rispettare il decreto, ma c’è amarezza. La gente potrà andare nei parchi, noi non possiamo in sicurezza andare al centro sportivo. Siamo un po' perplessi. Speriamo che il tutto si sblocchi presto. Noi siamo tutti professionisti, stiamo dando il massimo per essere al meglio. Serve positività, niente lamentele, questa è la vita. C'è bisogno di allegria per andare avanti tutti insieme".

Il vero Patric

“Sono contento, aspettavo il mio momento. Ho ritrovato il mio posto nella squadra. La Lazio è cambiata e si vede di più il mio lavoro. Nella difficoltà ho sempre lavorato. Sono felice di come stanno andando le cose per me e per tutta la squadra. Il tecnico mi ha dato una mano. Mi sento bene, ho sempre avuto la voglia di fare. Voglio migliorare ancora, la strada è quella giusta. Il match contro l’Atalanta? Da “quinto” non mi sento proprio a mio agio, ma bisogna adattarsi e migliorarsi. Quel giorno è cambiato qualcosa per la squadra. La concentrazione nel calcio è fondamentale, serve la testa. L’anno scorso ho fatto alcune partite belle, ma ho sbagliato i dettagli, a fine stagione non ero contento. Sono stato criticato, come giusto che sia. Sbaglieremo ancora, nessuno è perfetto, ma con la concentrazione giusta si migliora di giorno in giorno. La mia forza è nel gioco. Vengo dalla scuola Barcellona, ci hanno sempre detto di giocare il pallone tra le linee con i giocatori forti".

L’entusiasmo

“La Lazio è seconda, poche volte ci siamo trovati lì. Siamo in una situazione unica per il momento, ma pensiamo al calcio. Non ci possiamo dimenticare di tutto quello fatto. Servono positività e voglia di ricominciare da dove avevamo lasciato. Tutti sono motivati, vogliamo fare bene. Il tecnico ha sempre parlato con me, mi ha dato fiducia. Ora ho trovato il mio spazio. La Lazio gioca il miglior calcio d’Italia e questo aiuta perché mi ricorda le squadre di quando giocavo da bambino. Il gol? Faccio altro, ma è una bella sensazione. Cercherò di segnare anche in Serie A. Saluto tutti i tifosi della Lazio, tra poco ricominciamo. Vi aspetto allo stadio per diventare ancora più grandi insieme".


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