Lazio, Acerbi: “Il centro sportivo è più sicuro del parco. Vogliamo risposte”

Il Leone biancoceleste chiede spiegazioni al Governo e parla a nome di tutti: “Allenarsi dal 18? Diventerà difficile chiudere il campionato"
Lazio, Acerbi: “Il centro sportivo è più sicuro del parco. Vogliamo risposte”
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ROMA - Parla anche Francesco Acerbi. Il difensore della Lazio, uno dei leader della squadra, discute delle ultime scelte del Governo sugli allenamenti. A Formello è tutto pronto, ma si dovrà aspettare ancora. Ai microfoni di Lazio Style Radio ha detto la sua: “Io sono un calciatore, cerco di farlo bene negli allenamenti e in partita. Non voglio fare polemica, ma c’è una cosa che non mi quadra ed è evidente. Penso di parlare anche per tutti gli altri calciatori: possiamo andare a correre nei parchi e non nel centro sportivo, con campi, spogliatoi e tanta possibilità di essere distanti. Abbiamo margine di distanza, di sicuro più che nei parchi. La situazione non quadra a me e, da quel sento, anche agli altri giocatori. Va bene andare al parco, ma è molto più sicuro nei centri sportivi. Normale che se il Governo dice che non possiamo andare al campo, ci arrangiamo in quello che possiamo. Abbiamo Formello con tanti campi, magari ci possiamo allenare ad ore diverse senza vedersi con gli scarpini da calcio. Correre lì diventa importante per noi. C’è la distanza di sicurezza, non va contro il decreto. Siamo perplessi e sbalorditi. Penso di parlare a nome di tutti i calciatori e sportivi".

Il lavoro

“Siamo abituati ad allenarci in un certo modo, alla competizione, all’adrenalina e agli obiettivi. Stando in casa, è normale sentirsi così. C’è la possibilità, in sicurezza, di andare nei centri sportivi senza trasgredire le regole, non vedo il motivo per non farlo. Non è una polemica, ma vorrei solo capire il perché di questa scelta. Se poi ci danno una risposta perché sì al parco e non al centro sportivo, capisco. Serve un perché adeguato. Potrei anche non essere d’accordo, ma dire che decide il Governo e sto zitto. Nessuno vuole andare in gruppo o fare partitelle. A Formello abbiamo la fortuna di avere tanti campi e tanti spogliatoi. Si possono fare anche i turni e stare uno-due a campo in dieci ore di luce. Anche perché puoi fare solo corsa in una mezz’ora. C’è tempo e voglia di fare tutto in sicurezza. Vogliamo delle risposte su questa scelta. Non sono cose nostre, decidono ai piani superiori, ma vogliamo capire il perché. Nessuno vuole andare contro il Governo, c’è di mezzo la salute, i morti. Ma vogliamo un perché. Non c’è intenzione di fare serate e chissà cosa, ma solo il nostro lavoro".

Sistema calcio

“Il calcio è un’industria, lo sport più amato. Normale che ci sia più voglia di riprendere. Vogliamo ripartire nel momento adatto con rispetto della legge ma anche della gente. Ci sono tanti morti, ed è giusto mettersi anche nei panni di chi non ha lavoro, di chi è in difficoltà. Il calcio però è un’industria, normale che si allunghino i tempi per cercare di ripartire. Sempre tutto in sicurezza. Adesso diventa dura senza allenamenti dal 4 maggio. Dal 18 poi, non ci sarà tempo per ritornare a giocare. Siamo in casa, è stressante a livello mentale. Ci si allena, ci si tiene in forma, ma con la testa è dura. Finire il campionato è difficile e pensare subito alla prossima stagione dopo due settimane lo sarà ancora di più. In questo periodo non abbiamo staccatp, anzi. Ci alleniamo, c’è questa situazione in ballo, bisogna farsi trovare pronti. Non siamo in vacanza. Se dovremmo ripartire subito ad agosto, lo faremo. Se c’è una possibilità di allenarsi senza andare contro la legge, non vedo il problema. Ci alleniamo perché, magari, si ripartirà in campionato.

Il grande Ace

“A tutte le persone che lottano dico di tenere duro. Nella vita ci sono sempre due strade: quella giusta e quella sbagliata. La giusta è pericolosa, fa paura, con tanti ostacoli. Ma dopo c’è un gran bel terreno. Mi sento di dire che serve forza d’animo, andare oltre le paure, di non arrendersi. Nelle circostanze peggiori c’è sempre un lato positivo. Mi rivolgo a chi ha problemi gravi, malattie. Non vi deprimete, siate forti. Dopo la tempesta c’è sempre il sereno".


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