Lotito chiama in radio e si finge un tifoso: "Non siamo più una Lazietta"

Il numero uno biancoceleste chiama a sorpresa: "Ringrazio tutti, sono entrato nel cuore della gente. Abbiamo fatto di tutto per mettere in sicurezza i nostri tesserati"
Lotito chiama in radio e si finge un tifoso: "Non siamo più una Lazietta"© LAPRESSE
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ROMA - Sempre in prima linea con la sua Lazio, Claudio Lotito. Allenamenti ripartiti, si attende il via libera per la Serie A. A Formello, la grande casa del club, sono stati fatti tanti lavori nell'ultimo periodo. Uno su tutti: avviato il Lazio Lab per effettuare test medici ai giocatori. Macchinari già messi in funzione in questo periodo di controlli per il Coronavirus. Ma Lotito non si accontenta e rilancia. A sopresa si è finto tifoso chiamando Lazio Style Channel. "Ringrazio tutti quelli che mi hanno manifestato vicinanza in questo momento. Ho ricevuto tanti auguri nel giorno del mio compleanno. Una forza in più per combattere questi colori. Vuol dire che sono entrato nei cuori della gente. Tratto la società come fosse mio figlio. E quando parlo di Lazio, intendo tutto il mondo Lazio. Cerco di fare il massimo e di riuscire ad avere il meglio. I nostri tifosi, quando vanno in giro, devono avere l'orgoglio dell'appartenenza. Ho fatto rifare il muro di cinta del centro sportivo e davanti verrà posto un grande scudetto illuminato con scritto S.S. Lazio S.p.A. Training Center. Ho fatto rifare il cancello, verranno esposte due ali di aquila con il becco al centro. Direte, ma perché? C'è differenza quando arriva un calciatore e si ritrova a guardare un muro in tufo, brutto, o una cosa ampollosa, importante. Penserà di essere arrivato in un club grandissimo per tradizioni, storia e attualità. Sono situazioni che servono per rendere grande la Lazio non solo per immagine, ma anche per comunicazione. Vogliamo essere primi in tutti i campi. Non voglio solo organizzare la prima squadra, ma tutto il sistema Lazio".

Un nuovo capitolo

"Il club vanta delle cose che hanno pochissime altre società. Abbiamo realizzato tre palestre meravigliose, una per la prima squadra, una per la Primavera e una per le giovanili. Poi costruito tre magazzini con spogliatoi e diverse lavatrici di alto livello. Vi ricordate quando mi prendevano in giro per le sanificazioni? Queste lavatrici sanificheranno e consentiranno di mettere in sicurezza gli indumenti. E ancora: ci sono tre centri fisioterapici, nove spogliatoi di altissimo livello. Gli spogliatoi della Primavera sono come quelli della stragrande maggioranza dei club di Serie A, anche di quelli blasonati. Stiamo organizzando tutta una struttura nuova e faremo il nuovo studio televisivo per l'hospitality. La Lazio sarà dotata di radio e studi televisivi. Abbiamo uno studio medico con tutte le specializzazioni: ottica, dermatologia, tutto. Se arriva un giocatore gli facciamo ecografie di ogni tipo. Anche per la prostata. Abbiamo diviso tutte le strutture con le porte di cristallo automatiche, nell'area medica c'è scritto Lazio Lab, e c'è anche una camera operatoria. Abbiamo fatto di tutto per mettere in sicurezza i nostri tesserati, facendo qualcosa in più per dargli ancora più orgoglio e farli sentire di essere in un club importante. La nostra storia è visibile, lungo le pareti di tutti corridoi ci sono i trofei con la storia della mia gestione e di quella precedente. Al Fersini sono esposte la Coppa delle Coppe e la Supercoppa Europea. Tutto ciò che la Lazio ha vinto prima della mia gestione è giusto che venga rimarcato, è il nostro orgoglio, il nostro esistere che ci rende ciò che siamo dal 1900. Non vogliamo dimenticare la nostra storia anche fatta di sofferenze. Adesso il club è stabile e programma".

Orgoglio

"Oggi non esiste più la Lazietta, quello è stato un momento storico. Adesso è grande Lazio. Siamo liberi di decidere il nostro destino e dettiamo le linee strategiche del calcio nazionale per la nostra capacità che ci viene riconosciuta, non per altri motivi. Ringrazio tutti quelli che mi danno sostegno per fare sempre più grande la nostra Lazio".


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