Lazio, Mancini: “Eriksson un fratello per me”

L’attuale ct della Nazionale ha ricordato i suoi migliori allenatori: “Terzo posto per Burgnich, poi Boskov. Il migliore è stato Sven-Goran. Giocatori? Maradona il top”
Lazio, Mancini: “Eriksson un fratello per me”
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ROMA - Successi, trofei e una amicizia da condividere. Roberto Mancini e Sven-Goran Eriksson sono tra i personaggi del nostro calcio più importanti. L’attuale ct dell’Italia ha vinto tanto con lo svedese in panchina. Prima alla Sampdoria, poi alla Lazio. E prima di iniziare la sua carriera da allenatore, il Mancio ha fatto pure da ‘secondo’ ad Eriksson proprio in biancoceleste vincendo subito una Supercoppa Italiana. Durante il programma Top Dieci andato in onda su Rai 1, il tecnico dell’Italia ha ricordato i suoi 3 migliori allenatori: “Al terzo posto metto Tarcisio Burgnich che mi lanciò in Serie A. Ebbe coraggio a mandarmi in campo a 16 anni. Al secondo Vujadin Boskov, era uno allenatore di esperienza che ci fece vincere lo scudetto alla Sampdoria. Al primo Sven-Goran Eriksson che per me fu come un fratello. Sono tre allenatori diversi e ho appreso molto da loro”. Sui migliori giocatori: “Al terzo metto Ronaldo, era un fenomeno, ho giocato insieme a lui. Al secondo Vialli, un fratello, ma al primo ovviamente Maradona. L’anno prossimo speriamo di fare un grande Europeo e di avere gli stadi pieni”.


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