Lazio, confronto scudetto: nel 2000 era a -9 dalla Juve a 8 turni dalla fine

Simone Inzaghi oggi insegue i bianconeri con un distacco inferiore: -7. Ma la condizione e le partite ravvicinate cambiano le carte in tavola
52. Sven-Goran Eriksson (Roma, Fiorentina, Sampdoria, Lazio)© ANSA
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ROMA - Crederci finché è possibile. In casa Lazio la parola scudetto, prima sussurrata, poi dichiarata, è ancora nella testa dei giocatori e società. La corsa è diventata una rincorsa, la Juve ora è volata a +7 punti quando mancano 8 partite al termine. Prima di tutto va centrata la Champions League, certo. Ma quel sogno tricolore è un obiettivo ancora vivo. E il precedente del 2000 può far sperare.

Il confronto

La Serie A nel 2000 si giocava su 34 giornate. Per fare un confronto con il campionato attuale (38 giornate), va preso il riferimento sul 26esimo turno. La classifica diceva: Juve 59 punti, Lazio 50. Nove lunghezze in meno a 8 partite dal termine, oggi sono invece 7 sulla squadra di Sarri. Un distacco inferiore. I bianconeri, nelle ultime 8 gare, vinsero 4 partite e ne persero altrettante (anche lo scontro diretto con i ragazzi di Eriksson): 12 punti. I biancocelesti ne conquistarono 22. Trionfo all’Olimpico all’ultima giornata con 72 punti contro i 71 della Juve sconfitta al Curi dal Perugia. Un ribaltone incredibile.

Il momento

La grande differenza rispetto a 20 anni fa riguarda il momento. La Lazio ha sì un distacco inferiore rispetto al 2000, ma si gioca ogni tre giorni, c’è stanchezza, incide il fattore caldo. E poi contano la condizione dei giocatori e gli infortuni, con Correa l’ultimo a dare forfait. I biancocelesti ripartono da Lecce. Vincere per continuare a sperare. Tutto è ancora possibile.


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