Lazio, la Champions pesa? Mai così con Inzaghi

Il club biancoceleste è tornato alla grande nella competizione europea, ma paga in campionato: è la peggior partenza degli ultimi anni
Lazio, la Champions pesa? Mai così con Inzaghi
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ROMA - In casa Lazio c’è poco tempo per analizzare quello che non va, il calendario non permette molte riflessioni. Dopo il pareggio con il Benevento, Simone Inzaghi dovrà subito pensare al Napoli. E il 2020 non è finito: c’è il Milan prima della sosta natalizia. Ma i 18 punti in 12 partite sono un bottino troppo magro e fanno scattare l’allarme. La squadra, stanca, paga la Champions League. Con le partite europee gli impegni si sono infittiti ancora di più in agenda.

 

Manca la benzina

C’è un dato che più di tutti preoccupa Tare e Lotito. La Lazio, nell’era Inzaghi, non aveva mai iniziato così male in campionato. L’ultima volta era stata con Stefano Pioli in panchina. Stagione 2015/2016, i biancocelesti avevano ancor meno punti dopo 12 match. Un inizio così altalenante, nell’anno storico del ritorno in Champions e agli ottavi, non fa decollare la squadra. Che è già attardata rispetto alle grandi. Una formazione in affanno per le tante partite giocate in pochi giorni, ma non solo.

Oltre la stanchezza

La difesa va registrata. Infortuni, disattenzioni, errori. Ecco che quella della Lazio è una delle peggiori linee difensive della Serie A. Sono 20 i gol subiti, tantissimi per una squadra che punta in alto. Ma non solo. Otto le reti incassate tra il 30’ e il 45’ minuto dei primi tempi: è il dato peggiore d’Europa. Una statistica su cui Inzaghi dovrà lavorare. Anche perché è ora il momento per spingere forte in Serie A. La Champions, lo spauracchio Bayern Monaco, sono lontani. La Lazio pre lockdown è uno sbiadito ricordo. Il tempo per invertire la rotta e tornare a sognare c’è.


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