Chiara Insidioso, l’appello: “Sono viva, curatemi”

La ragazza grande tifosa della Lazio, massacrata di botte dal convivente, tramite la mamma lancia il suo messaggio
Chiara Insidioso, l’appello: “Sono viva, curatemi”
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ROMA - Chiara Insidioso è finita in coma nel 2014 per le botte ricevute dal compagno. Lei, tifosissima della Lazio, non ha mai mollato. Ha ricevuto tanti messaggi dai suoi calciatori preferiti, che l'hanno sempre incoraggiata ad andare avanti e restare aggrappata alla vita. E così ha fatto. Da sei anni combatte e ora vorrebbe di più. Vive in una casa per malati terminali, ma vorrebbe tornare in famiglia. E la madre, tramite un lungo post Facebook, ha scritto un appello: “Io mi chiamo Chiara Insidioso e ho 26 anni. Sono stata massacrata di botte da un vigliacco il 3-02-2014. Mi ha dato soltanto calci in testa e sono stata 11 mesi in coma. Mi sono svegliata il 4-01-2015 perché aveva saputo dalla televisione che era morto Pino Daniele. Non sono in stato vegetativo come dicono. Io Chiara capisco 2 lingue ma non parlo, so scrivere a penna, utilizzo il computer e il cellulare. Questa struttura è eccellente, ma non il posto ideale per me. Qui non ho la riabilitazione adeguata”.

Voglia di vivere

“Posso solo socializzare con gli infermieri e i familiari dei pazienti. Non posso ricevere visite. Non posso rivedere i miei amici. Non posso rivedere il mondo esterno e sono 7 anni che io non vedo un negozio, un parco, il mare. Non ho ricevuto giustizia 16 anni per il mio assassino è poco. La pena la sto facendo io. Sono 4 anni che sto agli arresti domiciliari perché il giudice tutelare dice che questa casa è adeguata a me. Io mi so esprimere e spiegare bene e veramente sono arrabbiata. Sono in grado di intendere e volere, ma se ne approfittano sapendo che non parlo. Trovo questo scandaloso, vergognoso perché io Chiara ho grande voglia di vivere, di recuperare, di vedere il mondo esterno, i miei amici. Sono cittadina italiana, ma mi vergogno di esserlo... Un saluto da Chiara Insidioso, vittima di violenza”.


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