Lazzari: “Il mio super derby? Non ero nemmeno al meglio! Lazio lanciata”

L'esterno biancoceleste felice per la prestazione al top contro la Roma: "Ho giocato con gli antidolorifici. Dopo una decina di minuti sapevamo già di poter vincere"
Lazzari: “Il mio super derby? Non ero nemmeno al meglio! Lazio lanciata”© © Marco Rosi / Fotonotizia
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ROMA - Irrefrenabile, Manuel Lazzari. Nel derby contro la Roma, il giocatore della Lazio ha giocato forse la sua miglior partita da quando è in biancoceleste. Velocità, qualità, fase difensiva. Un tormento per la difesa giallorossa. Si gode il momento e guarda avanti. Ai microfoni di Lazio Style Channel ha commentato felice: “Tutta la squadra ha disputato un derby magnifico con una vittoria netta. Tanta intensità dal primo minuto sino all’ultimo, siamo felici. I tre punti ci danno grande spinta. Sapevamo dell’importanza del match, lo abbiamo preparato al meglio: cattivi su ogni pallone come ci ha chiesto Inzaghi. Dopo il primo gol c’era consapevolezza che il derby potesse essere nostro. Dopo dieci-quindici minuti c’era già la sensazione di superiorità. Noi esterni di centrocampo, con gli attaccanti che ricevono palla, sappiamo già quale sia il momento di partire. Dopo l’errore di Spinazzola di testa sono partito e ci ho creduto. Si sa che un difensore possa sbagliare. La palla poteva andare ovunque, invece è arrivata a Ciro e ha fatto gol. Quando ho intercettato la palla ad Ibanez la palla era tra Smalling e Ciro, non sapevo chi potesse arrivare primo. Ma Immobile, a duemila all’ora, è arrivato prima di tutti e mi sono spostato, altrimenti buttava dentro me”.

Scatti continui

“Nel secondo gol Sergej mi ha messo una palla in profondità, con Ibanez sono stato bravo a mettere il corpo. Mi ha sgambettato, subito pensavo al rigore, poi ho fatto l’assist. Ci siamo tagliati la strada, Ibanez mi ha fatto lo sgambetto, l’arbitro non ha fischiato e io ho continuato. Il periodo di appannamento, in una stagione, ci sta quando giochi tanto e vai anche in Champions League, molto diversa come competizione rispetto all’Europa League. La condizione della Lazio a volte non è stata ottimale. Io e Marusic abbiamo tenuto duro, il lavoro ripaga e la condizione ora è ottima. Siamo felici di aiutare la squadra, speriamo di continuare così”.

La festa derby

“Sapevamo che dopo le vittorie su Parma e Fiorentina, il derby fosse stato cruciale. Non solo perché è una partita importante e sentita, ma anche per la classifica. Ci siamo detti: se giochiamo da Lazio, come l’anno scorso, le partite le vinciamo. Il derby ha dimostrato che la Lazio c’è, è viva e non molliamo niente. Il soprannome? Che mi chiamino come vogliono, mi va bene tutto (ride, ndr). Ho giocato sia con il Parma che con la Roma, con degli antidolorifici per una botta alla schiena rimediata contro la Fiorentina. Sicuramente la mia caratteristica principale è la corsa e cerco sempre di metterla a disposizione della squadra. Preferisco il passaggio che il tiro, ma a volte va provato. Sono un esterno, preferisco comunque fare il cross. La Nazionale? Il nodo principale riguarda il modulo. L’Italia gioca in maniera differente rispetto alla Lazio. Sicuramente è un mio sogno, ma è normale. Io per tornare lì devo fare grandi partite con la Lazio. Le mie prestazioni? Rispetto all’anno scorso sono cresciuto molto a livello mentale. Ero più chiuso, teso. Squadra nuova, stadio incredibile, la Lazio lo è ancora di più. C’erano tante attese. Quest’anno mi sono alleggerito, libero di testa. L’aspetto atletico poi, ti aiuta tanto”.

Il gruppo Lazio

“Sappiamo che ci sono state settimane poco felici. Abbiamo parlato nelle riunioni, siamo rimasti uniti e ne siamo usciti. Veniamo da bei risultati. Stando uniti, soprattutto nei momenti peggiori, arrivano i risultati. Cosa dico ai nuovi? Io in primis ho fatto i primi mesi pensando di non essere all’altezza. Ho pagato il salto in una grande squadra. Non è facile dal punto di vista ambientale. I nuovi giocatori hanno grandi qualità, serve tempo, non siamo macchine. Sono fiducioso e felice, le loro qualità verranno fuori. Il Bayern Monaco? Siamo riusciti a passare il girone ed è già una cosa magnifica. Ora ci giochiamo gli ottavi contro una squadra pazzesca. Hanno giocatori fenomenali. Arriveremo carichi a mille, ma tutto passa dal campionato. Ci sono tante partite davanti per caricarci ancora di più”.


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