Lazio, chi è Todibo: ecco il talento cercato da Tare

Il suo nome è sul taccuino del ds: gioca al Benfica, ma è di proprietà del Barcellona. E la sua storia è incredibile
Todibo© AFPS
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ROMA - Jean-Clair Todibo ha rischiato di non camminare più. Un miracolo lo ha salvato, ma anche il suo spirito di sacrificio e la voglia di giocare a calcio hanno aiutato. All’età di 8 anni viene investito da un’auto: fratture multiple alle gambe e alle caviglie. Si è rialzato, da bambini certi incidenti si dimenticano in fretta. E anche il corpo assimila velocemente. Ha scalato i ranghi dell’FC Les Lilas a Saint-Denis, vicino Parigi. Poi le dieci presenze al Tolosa e la chiamata del Barcellona. I blaugrana non si lasciano sfuggire questo talento. Che paga però lo scotto in un grande club. Va allo Schalke, poi in prestito al Benfica. Talento in stand-by, la Lazio ora ci prova.

Il profilo

In Francia lo hanno descritto come nuovo Varane. Etichetta pesante. Todibo in carriera ha fatto anche il centrocampista, segno che è comunque un giocatore tecnico e capace di giocare la palla. Ha sempre ammesso di ammirare Andrea Pirlo e Thiago Silva, i suoi modelli. Forte fisicamente, alto 190 centimetri, è veloce e reattivo. È nato nella Guyana francese, a soli quattro anni ha lasciato le acque dei Caraibi per recarsi con la famiglia alla periferia di Parigi. I nonni sono rimasti nella terra d’origine, conosciuta soprattutto per l’Isola del Diavolo e il suo carcere (famosa la storia di Papillon, l’uomo della fuga). Il nome Todibo non è ancora passato alla storia da quelle parti. 

Fuori dal tunnel

Al Benfica appena due presenze in Coppa, mai impiegato in campionato. Tra ritardi di condizione, infortuni ed enigmi tattici il campo non lo ha praticamente mai visto. Tare fiuta il colpo, ipotesi di prestito con diritto di riscatto, stessa formula che i portoghesi hanno esercitato con il Barcellona. Alla Lazio potrebbe rilanciarsi in grande stile in un ambiente difficile, ma importante e con la vetrina Champions League. “Pensa di essere un fenomeno, non è da grande squadra”, le parole dell’ex agente Bruno Satin. La rivincita, per Todibo, è anche personale.


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