Atalanta-Lazio e il nervosismo finale: i fatti

Al triplice fischio dell’arbitro, volate parole di troppo tra collaboratori. E Inzaghi porta via tutti
Atalanta-Lazio e il nervosismo finale: i fatti© Getty Images
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BERGAMO - Grande partita tra Atalanta e Lazio con un finale, a pallone già fermo, un po’ incandescente. Il match tra le due squadre ormai sta diventando un ‘grande classico’ e molto sentito. I biancocelesti, dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia, si sono riscattati vincendo 3-1. E il battibecco a partita finita parte a metà campo. Coinvolti, da quello che si è potuto intravedere dalle telecamere, Acerbi e Toloi in primis e poi tra il collaboratore di Gasperini, Cristian Raimondi, e quello di Inzaghi, Mario Cecchi. Ed è proprio Inzaghi, mentre parte del gruppo festeggia, a richiamare il suo assistente: “Mario, Mario…”. E lo va a portar via mentre discute con Raimondi. Calma incredibile per il tecnico della Lazio, che non cade nelle provocazione e riprende Cecchi dicendogli: “Tutte le volte, tutte le volte e non sai manco chi è”. Nei pressi della discussione c’è anche Reina, che con Acerbi si allontano. Scaramucce tra le parti, tutto sembra finito lì. Solo nelle interviste post match si registra una diatriba a distanza tra Gasperini e Farris, il vice di Inzaghi. Insomma, Lazio e Atalanta è diventato un match particolare a tutti gli effetti. Sentito, bello, frizzante.


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