Caso tamponi e Lazio-Toro: pronto il doppio ricorso

La società biancoceleste impugna le sentenze del Tribunale Federale della Corte d’Appello. L’avvocato Gentile: “Sui tamponi nodo giuridico. Lazio-Toro è da 3-0 per noi”
Caso tamponi e Lazio-Toro: pronto il doppio ricorso
Daniele Rindone
2 min

ROMA - Doppio ricorso in corso. Il primo sarà inoltrato alla Corte Federale d’Appello, riguarda il caso “tamponi” e le inibizioni decise dal Tribunale federale nei confronti di Lotito (7 mesi), dei medici Pulcini e Rodia (12 mesi). C’è tempo fino a martedì. Il secondo sarà inoltrato al Collegio di Garanzia presso il Coni, è legato al caso “Lazio-Torino” dopo la conferma del rinvio della Corte Sportiva d’Appello. L’avvocato Gentile, storico legale di Lotito e della Lazio, ha fatto il punto ai microfoni di Radio Incontro Olympia.

Lazio, la battaglia legale del club continua

IL CASO TAMPONI - La battaglia della società continua. La Lazio punta ad ottenere l’annullamento delle condanne o come minimo uno sconto, insiste sul fatto che debbano essere i laboratori ad informare l’Asl delle positività e non le società. Il Tribunale federale, emettendo le condanne, ha ritenuto il contrario: «Per il caso tamponi - ha dichiarato l’avvocato Gentile - sono uscite le motivazioni della sentenza, il punto determinante che ha provocato la sanzione ai medici e alla Lazio è di carattere giuridico. Cioè comprendere qual è la disciplina che regola gli accertamenti dei tamponi: noi abbiamo sempre sostenuto che fosse compito della sanità pubblica, il tribunale ha detto che questo è vero ma che il compito è anche della società e del singolo soggetto risultato positivo. Può essere una motivazione di carattere civico, ma che non si può trarre dalle norme Uefa e Figc secondo le quali la raccolta dei dati relativi al numero di tamponi effettuati e di tamponi positivi riscontrati è un servizio pubblico, svolto tramite una collaborazione diretta tra il laboratorio che li effettua e la Asl, attraverso una piattaforma telematica».

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