"Striscione vergognoso": la Lazio in difesa di Hysaj

Mobilitazione antifascista per difendere il terzino, con il club biancoceleste che intanto urla: "Non ci faremo intimidire". Sostegno per lui anche dall'Albania
"Striscione vergognoso": la Lazio in difesa di Hysaj© © Marco Rosi / Fotonotizia
Daniele Rindone
3 min
TagsLazio

AURONZO - Una ribellione, una sommossa anti-fascista. Raffiche di tweet, reazioni indignate, un appello alla reazione. Il popolo laziale, condividendo l’hashtag #iostoconhysaj lanciato su Twitter dal profilo Tutela Lazio, per ore è stato top trends in Italia. S’è schierato a difesa del terzino albanese, bersagliato da sabato dagli ultras estremisti con insulti reiterati, stampati anche su uno striscione apparso a Corso Francia.

Il duro comunicato della Lazio

S’è mossa la Lazio, diramando un altro comunicato, 24 ore dopo il primo, è costretta a intervenire a getto continuo per arginare l’onda neo-fascista: "La Società Sportiva Lazio - si legge nella nota - condanna fermamente il vergognoso striscione contro il calciatore Elseid Hysaj. Non è il primo episodio di questo tipo. Noi non saremo mai dalla parte di chi nega i valori dello sport. Siamo senza indugio invece dalla parte del nostro atleta e di tutti gli altri calciatori impegnati in queste settimane nel ritiro precampionato. Prendiamo nettamente le distanze da chi vuole strumentalizzare per fini politici questa vicenda che danneggia la squadra, tutti i tifosi laziali e la Società". La nota prosegue così: "Non ci faremo intimidire da chi usa toni violenti ed aggressivi: per loro non c’è alcuno spazio nel nostro mondo che invece è ispirato ai sani valori sportivi della lealtà e della competizione, del rispetto reciproco e della convivenza civile ed indirizzato al superamento di tutti gli steccati di carattere sociale, culturale, economico e razziale".

Hysaj, sostegno da parte della Federcalcio albanese

Hysaj ha ricevuto una lettera da Armand Duka, presidente della Federcalcio albanese: "Caro Elsi, tu sei e rimarrai sempre non solo un giocatore meraviglioso, ma anche una personalità importante del mondo del calcio. Il fatto che tu abbia cantato una canzone, non dà il diritto a nessuno di mettere in discussione la tua personalità. Sono consapevole che i tuoi valori trionferanno di fronte alla violenza verbale ed ideologica che nulla ha a che vedere con il calcio e i valori di questo magico sport. Continua a lavorare e ad allenarti, dai il massimo come hai sempre fatto. Tutti noi ti amiamo e ti sosteniamo".

Tutti gli approfondimenti sull’edizione del Corriere dello Sport – Stadio


© RIPRODUZIONE RISERVATA