Lazio, Caicedo: "Senza pandemia lo scudetto era nostro"

L'attaccante ecuadoriano, ora al Genoa, ricorda la stagione 2019-20: "Eravamo affamati, il Covid ci ha fermato"
Lazio, Caicedo: "Senza pandemia lo scudetto era nostro"© © Marco Rosi / Fotonotizia
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"Senza la sospensione per il Covid la Lazio avrebbe vinto lo scudetto. Non lo penso solo io, lo pensano tutti". Felipe Caicedo ha lasciato il club biancoceleste per trasferirsi al Genoa, ma il suo primo pensiero è ancora alla stagione 2019-20. Quando il campionato venne fermato per la pandemia, la Lazio si trovava in piena corsa per il titolo con la Juventus. "Il Covid ci ha colpito nel nostro periodo migliore. Eravamo in fiducia, affamati. In quel momento nessuno ci credeva più di noi. Poi è successo tutto quello che sappiamo, ma senza la sospensione lo scudetto sarebbe stato nostro". In quella stagione Caicedo era diventato protagonista, con gol segnati nei minuti finali. "Prima si parlava di zona Cesarini - ha dichiarato a Radiosei - poi molti hanno iniziato a parlare di zona Caicedo. Mi sono informato e so che l'ho superato. Il gol che mi ha fatto godere di più è quello segnato a Cagliari al 98'. Aveva un significato grande per me e per la squadra. Stavamo inanellando una serie di vittorie incredibili che ci avevano proiettato in vetta alla classifica".

Caicedo: "Lazio, la mia avventura più emozionante"

Nonostante la cessione al Genoa, Caicedo ha ricevuto tantissimi attestati di stima da parte dei tifosi biancocelesti, che gli hanno dedicato centinaia di messaggi sui social netwoork. "Mi piace stare vicino ai tifosi con i social, mi piace rispondere ai loro messaggi di affetto. Mi hanno dato una spinta in più. So che c’è tanto affetto nei miei confronti, me l’hanno sempre dimostrato dal ritiro a Roma, piano piano me ne renderò conto. La Lazio è stata mia avventura più importante, sentire l’amore dei tifosi è qualcosa di inspiegabile". Indimenticabile il coro (sulle note della canzone di Coez) Amami o faccio un Caicedo."E' il mio inno ufficiale - scherza l'attaccante ecuadoriano - mia moglie e mia figlia sono rimaste a Roma. La consideriamo la nostra seconda casa".


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