Correa, la Lazio è il passato: "All'Inter mi sento già a casa"

Il Tucu si è subito ambientato alla grande a Milano. Inzaghi il suo mentore e non si pone limiti: "Voglio vincere in nerazzurro e con l'Argentina"
Correa, la Lazio è il passato: "All'Inter mi sento già a casa"© Inter via Getty Images
2 min

MILANO - Ha dimenticato la Lazio in fretta, Joaquin Correa. All’Inter con furore seguendo Simone Inzaghi. Tre anni in biancoceleste, poi la chiamata da Milano impossibile da rifiutare. Nemmeno l’affascinante progetto Sarri lo ha convinto a rimanere a Formello. E ai microfoni di Dazn, dopo un buon inizio in nerazzurro, il Tucu si confessa: “Fin da bambino pensavo a questa squadra, quando poi sono passato in prima squadra in Argentina e ci furono i primi interessamenti da parte dell'Inter ci speravo. Adesso sono finalmente qui, ci tenevo davvero tanto. Debuttare con quei due gol Verona è stato bellissimo. Ho ritrovato Inzaghi: già sognavo di vestire il nerazzurro, poi la sua chiamata mi ha fatto dire che non volevo stare in un altro posto che non fosse l'Inter, non avevo dubbi. Dal primo giorno in cui sono arrivato mi hanno fatto tutti sentire come a casa. Ho respirato cosa è l'Inter, quali sono le responsabilità che abbiamo. Difendiamo una maglia importante e pesante, sono felice di questo. Abbiamo una squadra piena di campioni ed è un piacere giocare con loro, è divertente avere compagni così bravi che ti fanno arrivare sempre bei palloni. Vogliamo provare a dare più gioie possibili ai tifosi”.

Correa e la Lazio

"Mi sono trovato bene, abbiamo vinto e abbiamo fatto bene. Ma anche qua mi sto trovando benissimo: i compagni mi danno fiducia, e questo è importantissimo per un giocatore che arriva da un'altra squadra italiana. Mi hanno accolto alla grande. Ho cambiato parecchio il mio modo di giocare: l'esperienza a Siviglia mi ha fatto capire tante cose, così come quella in Nazionale. Obiettivi? Voglio vincere qua. Arrivare all'Inter è stato un sogno, voglio vincere qui e con l'Argentina. Cerco di pensare agli obiettivi più vicini, per essere più concentrato".


© RIPRODUZIONE RISERVATA