Lazio, Sarri garantisce il futuro

Lazio, Sarri garantisce il futuro© © Marco Rosi / Fotonotizia
Alberto Dalla Palma
3 min

Il quarto risultato utile consecutivo, tra campionato e coppa, regala alla Lazio qualche certezza in più: piano piano, la squadra sta entrando in sintonia con Sarri dopo gli scivoloni di Bologna e Verona che avevano provocato inquietanti interrogativi sul nuovo matrimonio biancoceleste. Scosse che sono servite, come il ritiro punitivo a Formello, per avvicinare i giocatori al tecnico e viceversa.

Il primo segnale della svolta, forse definitiva, arriva ancora una volta da Luis Alberto, accusato nelle prime settimane di non correre, di non difendere e di non applicarsi, tanto da finire in panchina: da quando è tornato tra i titolari, invece, lo spagnolo è sempre stato tra i migliori e ieri, addirittura, ha segnato anche un gol dimostrando che può adattarsi anche al calcio di Sarri. Mau conosceva benissimo le doti di Luis Alberto, che era stato uno dei grandi protagonisti dei due successi della Lazio contro la sua Juve: il tecnico ha avuto la bravura e l’intelligenza di insistere, di cercare un’intesa e di farsi capire e se il risultato è questo vuole dire che ha vinto la sua battaglia.

Ma oltre alla vittoria contro la Salernitana e al gol biancoceleste numero 161 di Ciro Immobile (l’unico vero numero 9 italiano), l’evento più importante della giornata è la conferma che Sarri sarebbe disposto ad allungare subito il suo contratto da due a quattro anni se il presidente Lotito lo chiamasse durante la sosta. Non lo aveva accettato, un accordo così lungo, il giorno della sua prima firma con la Lazio, ma è rimasto talmente affascinato dall’ambiente, dal valore della squadra e, soprattutto, da una tifoseria che troppo spesso è stata messa sotto accusa per le nefandezze di pochi, che ora è pronto a dire sì: si stanno creando le condizioni per un matrimonio non solo lunghissimo ma anche vincente.

Il nuovo contratto di Sarri rappresenterebbe per tutti i laziali la garanzia di un progetto: Lotito e i suoi collaboratori, davanti a un investimento così importante, non potrebbero più improvvisare le loro mosse sul mercato, come spesso è accaduto in passato, ma dovrebbero seguire un piano preciso da pianificare proprio con l’allenatore biancoceleste. Che chiede, già adesso pubblicamente, una rosa più competitiva, soprattutto alle spalle dei titolari, ed è naturale che lo farà anche nella stanza dei bottoni, dove verrà deciso come investire il tesoretto destinato al mercato. Pochi giocatori, magari, ma buoni: basta con le scommesse a costo zero (Escalante, per esempio) o le scommesse a caro prezzo (Muriqi, poco meno di venti milioni a bilancio). Il successo di ieri consegna anche alla Nazionale un Ciro Immobile più che mai determinante e determinato: venerdì sera, nello stadio del cuore, l’attaccante laziale può regalare all’Italia il pass mondiale battendo la Svizzera. Basterà metterlo nelle condizioni di fare il centravanti.


© RIPRODUZIONE RISERVATA