Bufera social su Acerbi: “Gesto inaccettabile”

Nonostante il pentimento, molti tifosi della Lazio non hanno perdonato l’attacco del difensore biancoceleste
Bufera social su Acerbi: “Gesto inaccettabile”© LAPRESSE
Daniele Rindone
3 min

ROMA - Basta osservarlo, Acerbi, mentre si pente e si duole nel video social post-raptus. E’ davvero pentito. Ha recitato un atto di contrizione nella notte di Lazio-Genoa, non è servito per placare la gogna social, si è scatenata ieri. Non tutti i tifosi hanno accettato le scuse del Leone, lo stesso applaudito, inneggiato e magnificato per anni. Il suo gesto, l’indice destro portato sul naso per zittire, rivolto verso Curva Nord, stadio e presumibilmente panchina (indirizzato a Sarri), è difficile da smacchiare.

I fatti

Il Leone imbestialito ha provato a spiegarsi: «Ho fatto un gesto sbagliato, è stato dettato unicamente dall’adrenalina, non per mancanza di rispetto. Mi dispiace, sapete quanto ci tenga alla Lazio, ai tifosi, al mondo Lazio. Vi mando un grande abbraccio, sempre forza Lazio». Tanti commenti al post di scuse sono stati duri, spietati. «Questi gesti, contro chi è sempre lì a sostenerti in casa e in trasferta, non sono accettabili», ha scritto Danny White. «Vergognati», l’urlo di Bingo. Marco chiede «rispetto per i tifosi della Lazio». Francesca è spietata: «Passi più tempo a scusarti sui social...». «Ace, basta con le scuse», si accoda Hafide. Ennio l’ha incoraggiato: «A tutti succede di sbagliare. Non è la tua migliore stagione, ma forza Leone. Nessuno dimentica quanto hai fatto prima del Covid, eri uno dei migliori difensori italiani».

Crepe nello spogliatoio

Il gesto di Acerbi è la proverbiale goccia, ha tradito tutto il nervosismo che nelle ultime settimane si è accumulato nello spogliatoio di una Lazio schizofrenica. Se ne sono viste e sentite tante da Reggio Emilia in poi: la partaccia di Lotito alla cena di Natale, la fuga di Milinkovic e un altro gruppetto di compagni prima che il presidente tagliasse la torta, la sgridata del giorno dopo, le picconate di Sarri sul corso laziale precedente, l’esultanza polemica di Acerbi e quel messaggio che non sarà piaciuto al tecnico: «Meglio vincere che giocar bene». [...] E’ stato lo stesso Sarri a certificare divisioni a forma di crepe esistenti nel gruppo dicendo che «i nuovi sono più avanti nell’adattamento», un messaggio tutt’altro che velato ad una parte della vecchia guardia conservatrice.

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